È esploso un urlo liberatorio di gioia e felicità stamattina nell’aula consiliare di Gibellina, quando la città del Belìce è stata proclamata Capitale dell’arte contemporanea 2026. È la prima volta che viene assegnato questo titolo. Tra le prime file c’era Roberto Albergoni che ha scritto il progetto “Portami il futuro”. Ma anche il presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia, il presidente del Distretto turistico Sicilia occidentale Rosalia D’Alì, il sindaco di Santa Ninfa Carlo Ferreri. «Dobbiamo essere orgogliosi di questo riconoscimento», ha detto il vice sindaco Francesca Barbiera. «Il titolo richiama alla memoria il ruolo che Ludovico Corrao ha avuto per questa città – ha detto il presidente della Fondazione Orestiadi Pumilia – cosa ha fatto e noi abbiamo continuato il suo lavoro. Oggi l’arte non è una delle tante espressioni di questa città. L’arte contemporanea è l’identità di Gibellina».
«È con profondo orgoglio che esprimo il mio plauso per la proclamazione di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026», ha detto in una nota l’assessore ai beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, commentando la decisione del ministero della Cultura. «Dopo Agrigento Capitale italiana della Cultura – prosegue il componente del governo Schifani – la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento. Un segno tangibile della straordinaria ricchezza culturale dell’Isola, che rappresenta uno scrigno a cielo aperto dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile. Anche questa designazione è il segnale che stiamo lavorando nella giusta direzione, nel segno della tutela, della valorizzazione e della corretta fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale».