In platea e nei palchetti qualche posto vuoto è rimasto ma, tutto sommato, i castelvetranesi hanno colto l’occasione di assistere alla proiezione del film “Iddu” “recuperata” oggi al teatro Selinus di Castelvetrano. Il no di Salvatore Vaccarino a proiettare il film al suo cinema Marconi (unica sala in città) ha scatenato una lunga scia di polemiche poi placate con l’accordo tra Comune, società di distribuzione e Rai cinema che ha consentito di proiettare il film a Castelvetrano, ma al teatro Selinus. Per l’occasione il teatro (con una capienza di quasi 230 posti) è stato trasformato in sala cinematografica e sui tre turni di proiezione (ore 16, 18,30 e 21) sono stati venduti 480 biglietti, la maggior parte in platea, pochissimi nei palchetti. In sala pochi giovani, tanti docenti e gente comune. Ad assistere alla prima proiezione c’era anche l’assessore comunale Rosalia Ventimiglia: “Confesso che il film non mi è piaciuto – dice – perché, in parte, mitizza la figura di Matteo Messina Denaro. Un dato che emerge dalla pellicola è certo: il latitante ha fatto una vita orribile. Farlo vedere agli studenti? Sì, ma solo dopo avergli fatto conoscere la storia del rapporto epistolare tra Messina Denaro e Antonio Vaccarino”.
Nel secondo turno di proiezione è arrivato anche il vice prefetto di Trapani Luciano Zanta Platamone. “Quello di oggi deve essere un momento di rottura col passato – ha detto il sindaco Giovanni Lentini tra le prime file in teatro – confrontiamoci con questa vicenda e mettiamo un punto per andare avanti. Naturalmente la figura di Matteo Messina Denaro non va mitizzata, anzi va rimossa dal ricordo della nostra città”. Il 10 ottobre scorso, giorno d’uscita del film nelle sale italiane, Salvatore Vaccarino ha fatto proiettare nel suo cinema (a poche decine di metri dal teatro Selinus) il docufilm “Falcone e Borsellino, il fuoco della memoria”, ma in sala c’erano soltanto 70 persone.
Dal 24 al 29 ottobre (escluso il 26) il film “Iddu” sarà proiettato al cineteatro comunale Olimpia di Campobello di Mazara. In paese non c’è nessun cinema. A organizzare le proiezioni nel cineteatro è stato il Comune. Proprio a Campobello di Mazara il boss mafioso ha trascorso indisturbato l’ultimo scorcio della sua latitanza prima di essere arrestato davanti la clinica “La Maddalena” di Palermo.
AUTORE. Max Firreri