Dopo il successo Street View che è entrato persino nel Colosseo, il motore di ricerca di famoso al mondo lancia il Cultural Institute, una sorta di museo virtuale a portata di click.
Fra le mostre al momento disponibili c’è quella che racconta la Valle del Belice con riferimento al forte legame con Selinunte e la produzione di maggior pregio del nostro territorio, la Nocellara del Belice.
Un importantissimo progetto di promozione del nostro territorio realizzato in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del Consorzio di tutela Olio DOP Valle del Belìce:
Selinunte, secondo Plinio, fu un’importante città di commercio verso la Magna Grecia e il Mar Mediterraneo, grazie alla propria flotta e alle derrate alimentari provenienti dal territorio: vino, cereali ed olio.
L’olivo era una coltura primaria della Valle del Belìce già nel 1600; a partire dal 1700, adattandosi alle condizioni pedoclimatiche del territorio, si è evoluto un ecotipo che nel corso dei secoli successivi ha dato origine ad una delle più note cultivar italiane: la Nocellara del Belice.
L’areale di produzione dell’Olio Extravergine d’oliva DOP “Valle del Belice” comprende 6 comuni nella provincia di Trapani: Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta.
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