Ieri mattina si è svolta la cerimonia di intitolazione dell’auditorium “Paolo Borsellino ed agenti della scorta”, che si trova all’interno del Baglio Florio, dentro il Parco Archeologico di Selinunte.
Nella targa c’è spazio anche per “Invictus”, la poesia più celebre di un tale William Ernest Henley, poeta, giornalista ed editore britannico, morto nel 1903.
Diversi lettori di questo blog hanno segnalato una grande mancanza, quella dei NOMI dei cinque agenti che persero la vita assieme al giudice, nell’attentato di stampo terroristico-mafioso messo in atto il pomeriggio del 19 luglio 1992 in Via d’Amelio a Palermo.
Il caposcorta Agostino Catalano e gli agenti Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Probabilmente, queste persone meritavano, più del poeta britannico, un posto in una targa di tanto prestigio, all’interno del Parco Archeologico più grande d’Europa
immagine tratta da www.pourfemme.it
Caro sindaco credo che puoi sempre rimediare, dedicando agli uomini delle scorte uccisi nell’adempimento del proprio devere l’intitolazione di nuove strade del territorio di Castelvetrano. Credo che lo meritano.
Desidero ricordare che la titolazione a Paolo Borsellino e agli agenti della scorta è stata attribuita al Baglio Florio del Parco archeologico di Selinunte con decreto n. 2156 del 21 settembre 2012 dell’Assessore dei beni culturali e della identità siciliana Amedeo Trigilio.
Grazie dell’ospitalità.
Gesualdo Campo
vorrei che non si facesse confusione: non credo (per non dire sono certo) che il sindaco abbia stilato quella targa. Per la frugalità che lo contraddistingue non avrebbe inserito una poesia e, per di più, avrebbe trovato lezioso citare anche le date di nascita e morte del poeta. Per di più, avrebbe fatto stendere i nomi in rigoroso ordine alfabetico… Il Sindaco ha presenziato ad una inaugurazione in “casa altrui”: Il parco di Selinunte! Penso che la Direzione del parco non avrà grandi spese nel far stampare una targa che citi i nomi degli eroi piuttosto che quelli di un poeta!
Credo che la proposta di Pilù si possa prendere in considerazione da parte dell’Amministrazione di Castelvetrano, intestando delle strade cittadine agli uomini delle scorte, che considero veri eroi, che hanno perso la vita per un misero stipendio.
la poesia in pochi versi, e’ capace di evocare suggestioni che altrimenti richiederebero fiumi di inchiostro. Questa del poeta inglese Henley rivela, con la forza della sua espressione, l’ opera del magistrato Borsellino e la sua tempra di uomo straordinario. E’ stata un’ottima scelta.
La dolorosa tragicita’ dell’evento, la morte del magistrato e di tutti uomini della sua scorta,’restera’ per sempre indelebile nella memoria di tutti anche senza il “rigoroso ordine alfabetico”.
Commento tardivo (leggo solo ora), ma dalla parte di chi la storia la conosce bene. I nomi sono certamente importanti, e si possono aggiungere, ma si è scelto deliberatmente di seguire, citandola pedissequamente alla lettera, l’intitolazione del decreto dell’assessore Ampleto Trigilio, del 2012,menzionato sopra da Gesualdo Campo. Non una parola di più, nè una di meno. Chi era presente alla manifestazione lo sa, come sa che copie del decreto sono state distribuite in sala, che esso è stato letto integralmente e che si sono prese le mosse, praticamente e metaforicamente, dalla manifestazione realizzata il19 luglio 2012, ricordando e ringraziando tutti i singoli protagonisti.
E questo è ciò che è accaduto.
Quanto alla poesia: credo aiuti meglio a rappresentare, e a ricordare, la forza indomita di un uomo drammaticamente “normale” e il sacrificio di coloro che l’hanno seguito in una strada senza ritorno. Povero il paese che ha bisogno di eroi(e l’ha detto un altro poeta). Vorremmo sapere che i nostri uomini migliori invecchiano serenamente e che, dopo una vita di lavoro generoso e degno, chiudono gli occhi tra gli affetti familiari.