Immediato trasferimento nell’ufficio postale di Campobello di Mazara. Lo ha disposto il giudice del lavoro del Tribunale di Trapani accogliendo il ricorso di Tiziana Aiello, una dipendente delle Poste Italiane, che si era visto negare il trasferimento dall’ufficio di San Vito Lo Capo a quello di Campobello, nonostante fosse in possesso dei requisiti della legge 104/92. La Aiello è stata assistita dall’avvocato Vita Martinciglio. Nell’ordinanza il giudice Dario Parrovecchio specifica che, per chi è in possesso dei requisiti della legge 104/923, «la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio, va interpretato nel senso che tale diritto può essere esercitato, al ricorrere delle condizioni di legge, oltre che al momento dell’assunzione, anche nel corso del rapporto di lavoro». Come chiesto dalla signora Aiello. «La società non ha neppure allegato le specifiche ripercussioni sull’attività dell’ufficio di San Vito Lo Capo derivanti dal trasferimento della ricorrente – scrive il giudice – in altri termini, tenuto conto delle circostanze concrete, il trasferimento non ledeva certo in maniera consistente le esigenze economiche e organizzative del datore di lavoro, al punto da far recedere il diritto al trasferimento della ricorrente. «Questa ulteriore sconfitta per l’azienda ci auspichiamo sia un robusto avviso per non agire più con leggerezza e superficialità quando sono coinvolte la dignità dei colleghi e le loro legittime aspettative», ha commentato Lorenzo Mondo, segretario provinciale Confsal.

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