Gli alunni della scuola secondaria di primo grado dei plessi Pappalardo e Medi di Castelvetrano hanno avviato l’anno scolastico con la sperimentazione organizzativa secondo il metodo “Dada”. Con questo modello si creano ambienti di apprendimento specifici per disciplina, si ottimizzano gli spazi dei plessi per coniugare la qualità dell’insegnamento italiano con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone, ovvero una radicale innovazione pedagogico–didattica e soprattutto una nuova organizzazione logistica. Col modello “Dada” l’aula tradizionale viene trasformata in aula-ambiente di apprendimento, assegnata non alla classe ma alla disciplina, al fine di promuovere una didattica attiva in cui gli studenti assumono un ruolo centrale nella costruzione dei loro saperi: gli alunni, osservando l’orario appositamente predisposto, si muoveranno nei diversi laboratori disciplinari allocati nell’edificio, dove troveranno ad attenderli i docenti.
«L’obiettivo che si prefiggiamo di raggiungere è sempre uguale: creare sani, corretti e preparati cittadini che siano pienamente consapevoli della propria qualità e degli strumenti utili a contribuire alla crescita della nostra comunità cittadina, senza tradire mai i valori familiari e potenziando i propri talenti, nel rispetto dell’altro e della nostra tradizione», ha detto il dirigente scolastico Maria Rosa Barone.
AUTORE. Redazione