La tanto chiacchierata pista ciclabile di Marinella di Selinunte si porta dietro con sé uno strascico finito ora per via giudiziaria. Il Comune di Castelvetrano, infatti, ha fatto ricorso al Tar contro la decisione dell’Assessorato ai trasporti che ha revocato il finanziamento totale per la pista ciclabile. Il provvedimento del direttore dei Dipartimento infrastrutture è dello scorso luglio: revoca di 980 mila euro di finanziamento (a valere sul PO-Fesr Sicilia 2014-2020) e restituzione dell’anticipo già dato al Comune, ossia 196 mila euro. Perché? Il Comune non ha realizzato un tratto di pista (identificata come tratto 1-6) e questo «pregiudica il finanziamento dell’intero intervento», hanno scritto dall’Assessorato. Il Comune rispetto al progetto originario di fattibilità tecnico-economica (presentato nel 2020) avrebbe apportato modifiche nel progetto esecutivo ammesso al finanziamento. Però, durante l’esecuzione dei lavori (affidata all’impresa ICM & Engineering srl) è emerso che un tratto della pista ciclabile lungo la strada statale 115 per Selinunte ricadeva su proprietà dell’Anas. L’Assessorato non ha dato l’assenso alla variante in corso d’opera e così la pista ciclabile è passata dagli originari 5,430 km a 3.430 km, mantenendo, tuttavia, inalterata la funzionalità, così come da obiettivo indicato nel progetto di massima approvato dall’Assessorato. Il rup del Comune ha rilasciato il certificato di regolare esecuzione dopo le visite di collaudo nel dicembre 2023. Per i lavori realizzati sono stati spesi 469.571,76 euro.
Il Comune ora ha impugnato la revoca del finanziamento, eccependo, tra gli altri, il vizio dell’eccesso di potere. Per il Comune «la sua mancata realizzazione (della pista ciclabile, ndr) non refluisce sull’attuale piena funzionalità della pista ciclabile per cui è causa», come chiarito dal legale dell’ente l’avvocato Francesco Vasile. Al Tar se ne discuterà nell’udienza fissata per il prossimo 18 novembre.
AUTORE. Max Firreri