Il sindaco di Salemi Vito Scalisi, qualche giorno addietro, ha incassato la garanzia che la Chirurgia dell’ospedale “Vittorio Emanuele III” di Salemi non chiuderà. E a sugellare il momento dell’incontro col direttore generale Ferdinando Croce è stata scattata anche una foto che gira ora sui social. I consiglieri del gruppo misto Adelaide Terranova e Dario Verde, però, si sono detti «sbalorditi» per quanto il primo cittadino ha detto dopo l’incontro, ossia le rassicurazioni sul futuro dell’ospedale. Per i due consiglieri, infatti, la Chirurgia dell’ospedale di Salemi non può rimanere Unità semplice ma deve diventare complessa, potendo disporre di tre sale operatorie moderne e attrezzate.

L’ospedale di Salemi è mancante di alcuni servizi. «Sarebbe fondamentale la riattivazione dei servizi di Cardiologia (il medico Pecorella, unico responsabile, è stato trasferito a Castelvetrano) e di Urologia (il responsabile dottor Angileri è andato in pensione e mai sostituito), oltre ad un pronto soccorso, ai servizi h24, Radiologia e analisi, a un reparto di Medicina generale e al potenziamento della geriatria», dicono i due consiglieri.

A non convincere i due consiglieri comunali è poi la paventata ipotesi di trasformare il nosocomio in un “ospedale di comunità”, come prevede il nuovo piano sanitario regionale. Il rischio, denunciano i due consiglieri, è quello che finisca per diventare una scatola vuota, come tutti gli ospedali di comunità del Nord Italia.

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