depuratore selinunte
Dei tre prelievi effettuati in provincia di Trapani soltanto uno è risultato «fortemente inquinato»: quello nei pressi dello scarico del depuratore, a Selinunte. Nei limiti, invece, i prelievi effettuati a Erice Casa Santa, vicino al pennello a destra della tonnara di San Cusumano e a Mazara, al lungomare di Levante vicino al lungomare San Vito.

Sono questi i dati sulla salute del mare della nostra provincia resi noti ieri a Siracusa da Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, da Gianfranco Zanna e Paolo Tuttoilmondo, direttore e componente della segreteria di Legambiente Sicilia, dopo il periplo dell’isola di Goletta verde.

Il dato giunge del tutto inatteso e avrà un sicuro impatto negativo sulla balneabilità e forse anche sul turismo. Il posto, infatti, non è distante dalla zona della Pineta usata da diverse strutture alberghiere per i propri clienti. Goletta verde ha effettuato in tutto 24 prelievi, di cui la metà hanno dato esito negativo.

Sotto accusa ancora una volta sono le foci dei fiumi e gli scarichi, che a detta degli ambientalisti «dimostrano carenze depurative, risultato di un insufficiente trattamento dei reflui che interessano non solo i Comuni costieri che ospitano lo sbocco dei fiumi ma anche quelli dell’entroterra». Inoltre, è stato evidenziato che «i Comuni siciliani hanno a disposizione oltre un milione di euro per risolvere i problemi strutturali e l’adeguamento dei sistemi depurativi, ma i fondi Cipe, in scadenza a dicembre 2013, rischiano di non essere utilizzati a causa della mancata progettazione da parte degli enti preposti».

Margherita Leggio
per La Sicilia

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