L’appello unanime è stato quello di avere più controlli soprattutto nelle vie del centro della frazione di Tre Fontane, che nelle notti del week-end diventano terra di nessuno. Dall’Amministrazione comunale, invece, l’invito al rispetto delle regole da parte dei gestori dei locali. È durato quasi due ore l’incontro che il sindaco Giuseppe Castiglione ha avuto coi gestori di pub, paninerie e bar di Tre Fontane stamattina in Comune. Erano presenti, tra gli altri, anche il comandante della Polizia municipale Giuliano Panierino, il luogotenente dei carabinieri Nicolò Adamo, il presidente del consiglio comunale Piero Di Stefano e gli assessori Lillo Dilluvio e Massimiliano Sciacca. «C’è chi sa che Tre Fontane è una “zona franca” e, quindi, la microcriminalità trova terreno fertile», ha ribadito uno dei titolari. Il riferimento è a cosa è già successo qualche settimana fa con una zuffa nata tra le vie del centro dopo la chiusura dei locali. Il sindaco ha firmato un’ordinanza che regolamenta la vendita di alcolici e super alcolici, «ma l’incontro era necessario, ha detto Castiglione, perché sono pronto a modificare i contenuti di quell’atto soltanto se si raggiunge un’intesa di collaborazione con tutti».

Il primo cittadino, dal canto suo, ha spiegato che il Comune versa in una situazione economica difficile, «ma, nonostante questo, abbiamo già chiesto ai Comuni vicini se ci sono agenti di Polizia municipale disponibili a svolgere il servizio estivo presso il nostro Comando». L’organico della Polizia municipale di Campobello è ridotto: i turni si devono garantire con 9 persone, compreso il comandante Panierino. Ecco perché tra le proposte da parte dei gestori dei locali c’è stata anche quella di poter mettere mani in tasca e garantire un servizio di vigilanza privata oppure di attivare sistemi di videosorveglianza davanti i locali che riprendono, però, anche la via dove si trova. Proposte che il comandante della Polizia municipale ha messo, nero su bianco, su un taccuino e che ora saranno vagliate dall’Amministrazione comunale. Intanto il sindaco ha invitato tutti i gestori dei locali a «regolarizzare le proprie posizioni tributarie col Comune», cioè a pagare le tasse. «Ogni anno paghiamo quasi 30 mila euro di servizio aggiuntivo per la raccolta differenziata delle attività commerciali nelle frazioni, costo che pagano tutti i campobellesi ma non tutte le attività commerciali collaborano», ha detto il sindaco. Da qui l’appello a una maggiore collaborazione privato-pubblico.

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