Amat PalermoIl comune di Palermo non ha più i fondi per pagare gli abbonamenti per gli autobus, già rilasciati dall’azienda per il trasporto pubblico locale (Amat) a 20 mila anziani e disabili, e con una delibera ha annullato l’agevolazione, destinata alle cosiddette categorie protette.

La concessione degli abbonamenti è prevista nel contratto di servizio stipulato tra il comune e l’Amat, che aveva inviato gli abbonamenti tra ottobre e dicembre. A fronte della delibera, le tessere dal primo gennaio non sono più valide, come comunicato dall’Amat tramite lettera agli abbonati. Tagliando gli abbonamenti il comune risparmierà circa 10 milioni di euro.

Il neo presidente dell’Amat, l’avvocato Mario Bellavista, allarga le braccia: “Vero è che abbiamo mandato le lettere, ma questa é una conseguenza della delibera di giunta, che ha colto di sorpresa anche la precedente amministrazione dell’azienda”. “Abbiamo già attivato incontri con rappresentati dell’amministrazione comunale – aggiunge Bellavista – per sollecitare il ripristino delle somme e attivare nuovamente il servizio. Mi affido alla sensibilità dell’amministrazione per trovare una soluzione per questi cittadini più svantaggiati”. Per il sindacato dei pensionati della Cgil, “il 2009 inizia male, questo è il regalo che il sindaco e l’amministrazione hanno fatto ad anziani e disabili: è inammissibile che a pagare le eventuali difficoltà di bilancio devono essere le persone più disagiate”.


“Il nostro impegno per salvaguardare i bisogni dei cosiddetti ultimi deve essere prioritario nelle scelte della spesa pubblica, l’amministrazione ha il dovere di trovare una soluzione a questo problema dando un chiaro segnale di attenzione nei confronti delle fasce sociali più deboli”. Lo scrive il vice capogruppo di Fi in consiglio comunale, Stefania Munafò, in una lettera inviata all’assessore per le Politiche sociali, Stefano Santoro, assente alla riunione di giunta dello scorso 12 dicembre, quando è stata approvata la delibera che revoca gli abbonamenti per gli autobus a 20 mila anziani e disabili. Munafò invita l’assessore a “intraprendere tutte le azioni amministrative necessarie per individuare le soluzioni a questo grave atto che colpisce le fasce più deboli della nostra città”. “Mi riservo – conclude Munafò – di presentare una mozione in Consiglio comunale”.

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