Si sono svolte ieri pomeriggio le operazioni di mietitura del grano che era stato seminato lo scorso mese di febbraio all’interno del Parco Archeologico di Selinunte.

Il progetto è stato possibile grazie alla disponibilità del Direttore, Arch. Enrico Caruso del Parco Archeologico di Selinunte che ha messo a disposizione una parte dell’area che, in seguito ad una manifestazioni d’interessi pubblica, è stata affidata al Consorzio di Ricerca “Ballatore” di Palermo sotto la direzione del Dott. Giuseppe Russo e del Dott. Dino Messina.

Quest’anno le particelle seminate sono state tre. Una più grande per la tumminia ed altre due più piccole destinate ad altrettanti particolarità di grano monococco, nello specifico: Hammurabi e Norberto.

Raccolti circa 10 quintali di tumminia che potrebbero essere trasformati in confezioni di pasta di altissima qualità la cui distribuzione potrebbe avere un grandissimo ritorno d’immagine per Selinunte.

Data la notevole importanza di questo laboratorio di bio-diversità, ha preso parte all’evento, anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Dott. Antonello Cracolici. Erano presenti anche Filippo Drago dell’azienda Molini del Ponte che ha seguire le varie fasi dell’iniziativa ed il food blogger, Maurizio Artusi che ha documentato la raccolta.

 

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