«Avrebbe dovuto chiamarsi la pizza “dell’ultimo minuto”, visto che l’abbiamo inventata di fretta e furia, invece poi abbiamo scelto un nome più classico, la “Sfiziosa”».

La ricetta ideata da Francesco Bologna, giovane pizzaiolo castelvetranese che da alcuni mesi si è trasferito in provincia di Varese per lavorare nella pizzeria dello zio, è valsa il primo premio della categoria “Novità” a Host la fiera dell’ospitalità professionale che si è tenuta l’ottobre scorso a Rho Pero.

Francesco-Bologna

Per guarnire la sua creazione Francesco ha usato pomodorini, mozzarella, porcini, carpaccio, rucola, grana e crema di aceto balsamico. Francesco, appassionato anche di pizza acrobatica, ha 25 anni e arriva da Castelvetrano. Da circa otto mesi si è trasferito ad Angera dove lavora nella pizzeria “Cinque da Carmelo”.

Francesco, cosa mi ha spinto a scegliere la professione di pizzaiolo?

Beh, io la pizza io ce l’ho nel sangue da sempre, è una passione, è la mia vita! Ho cominciato 2 anni fa’ facendo il panettiere con mio zio Luigi Crimi,che in poco tempo mi ha fatto vedere come avveniva la panificazione in generale in tutte le sue forme e maniere, ma sempre è comunque continuavo sempre a maneggiare la farina per divertirmi un po’ a casa a fare le pizze.

Successivamente Ho frequentato un corso Professionale con uno dei più conosciuti e importanti pizzaioli al mondo Paolino Bucca ( pluricampione del mondo di pizza classica e acrobatica)e grazie a lui posso dire che mi sono perfezionato sia nella pizza classica che nell’acrobatica ma l’esperienza me la sono costruita lavorando sodo, giorno dopo giorno e quindi facendo molta pratica”. Adesso sono contento del mio lavoro perché giorno dopo giorno ti da grandi soddisfazioni ed emozioni

Cosa ti ha portato a partecipare a questo Campionato, a Milano?

Prima di tutto la voglia di confrontarmi con gli altri anche se Non è la prima volta che partecipo. Anzi, l’8 novembre partecipai alla gara a varese conquistai il 16 posti su 50 partecipanti e questa volta invece ci siamo portati la vittoria a casa è stato un successone, e una grande soddisfazione, e mi ha regalato tante emozioni

Che cosa si prova ad essere campioni, cosa si prova nella competizione?

Guarda, è davvero una gioia immensa, è la ricompensa più grande ai sacrifici, all’impegno, alla passione che si mette in questo lavoro. Gli allenamenti per l’acrobatica, ad esempio, sono duri e li faccio quasi tutti i giorni, almeno un paio d’ore. Il titolo ti fa sentire qualcuno, e ti accresce professionalmente, ti gratifica. La competizione è necessaria perché ti permette di confrontarti con gli altri pizzaioli e di valorizzarti, ti dà lo stimolo per fare sempre meglio. Ti dà la possibilità di dimostrare davvero quanto vali

Oggi non ci si ferma soltanto “all’estetica” delle pizze ma soprattutto all’impasto, alla lievitazione, alla sua digeribilità, anche se la valutazione di gusto è sempre molto soggettiva. Non mi piacciono certe coreografie in cui oltre alla pizza ci sono altri elementi che non sono alimentari, che con la pizza c’entrano poco. Credo nella composizione genuina e nella originalità del pizzaiolo.

Qual’è la tua pizza specialità?

E’ la pizza “Sfiziosa” che fra l’altro e quella che mi ha fatto conquistare il titolo, ed è condita con pomodoro, mozzarella, porcini, e poi fuori cottura Carpaccio di manzo, rucola pomodorini grana bufala olio tartufato e crema di aceto balsamico e una delizia sia da mangiare che da vedere, nella zona piace molto!

Un cliente mi disse che è una pizza fatta veramente con amore , e che è stato un abbinamento di sapore e fantasia!
Uno stuolo di fotografi, cameraman e giornalisti si accalcano intorno a tutti noi pizzaioli e alle nostre opere d’arte. Questo è il momento, il palcoscenico è il nostro ed è giusto premiare la tenacia, la bravura e la creatività.

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