A maggio scorso l’evento concerto ” A Nome Loro” ha previsto,  l’assegnazione di una borsa di studio alla prestigiosa scuola del CET, un’associazione no-profit fondata nel 1992 da Mogol, con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all’importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione.

Ad aggiudicarsi l’importante contributo, Ermes Russo 25 anni, di Mazara del Vallo, figlio di Riccardo Russo Direttore artistico presso The Vocal Academy – Silvia Mezzanotte, che ha maturato la sua passione per la musica fin da piccolissimo.

La sua partecipazione a maggio scorso al concerto contro le mafie “A Nome Loro”, al Parco Archeologico di Selinunte, gli ha permesso di esibirsi su un palco di estrema importanza artistica, la partecipazione a questo infatti di numerosi artisti nazionali è stato per Ermes una vetrina importantissima.

L’obiettivo di Ermes sul palco di “A Nome Loro” era quello di esibirsi al meglio delle sue capacità, vista l’importanza artistica di quel palco.

Ha rischiato, e voluto fortemente presentare due suoi pezzi arrangiati, per quella vetrina che poteva rivelarsi un vero trampolino.

Ermes ha iniziato a suonare chitarra all’età di 7 anni e nonostante il padre non lo ha mai obbligato in questa strada, il suo futuro in questo mondo sembrava quasi già scritto, vista la sua passione autentica.

“Durante l’assegnazione della borsa di studio, mi sentivo pietrificato”– afferma Ermes,- “la presenza di Giuseppe Anastasi che stimo immensamente hanno messo a dura prova la mia ansia” -continua.

A consegnare la meritata borsa di studio, durante quella magica serata è stata Carla Quadraccia, in arte Carlotta Scarlatto, insegnante del corso interpreti al CET.

La consegna della borsa di studio è avvenuta anche alla presenza del presidente di A Nome Loro, la pianista Sade Mangiaracina, ed Ermes non riesce ad esprimere l’emozione che quella sera ha pervaso la sua vita, un sogno che pain piano prendeva corpo, una passione che diventava reale.

Dopo gli studi al conservatorio di Trapani in cui ad ottobre scorso si era laureato in canto, Ermes rimane a Mazara e a seguirlo, è il padre Riccardo maestro e consigliere con cui ha un rapporto meraviglioso.

Il 31 ottobre è iniziata la sua avventura, la prima lezione a Toscolano Umbro, la prima volta che per studio, Ermes andrà fuori dalla Sicilia; “raggiungere la scuola è già di per sè un’avventura” ci racconta, “oltre al volo bisogna prendere 2 treni un autobus e percorrere poi 30 min a piedi per raggiungere la scuola, ma arrivati,  il posto sa di magia, la natura, l’aria pulita, le persone con cui si crea subito un forte legame non solo professionale.”

Ogni mattina dopo la sveglia alle 7 alla 9 inizia la prima lezione; le lezioni si dividono in aula teatro e aula autori chiamata “camino” proprio per la presenza di un caminetto nella stanza.

Il CET ti dà la possibilità di scegliere fra tre corsi, tra cui quello “AUTORI” che Ermes ha deciso di seguire, dedicandosi così alla teoria e al testo, tra gli insegnanti: Maurizio Bernacchia, Eugenia Martino, Giuseppe Anastasi.

Ermes scrive da quando aveva 14 anni ma ci rivela che rapportandosi con colleghi che fanno lo stesso anche loro da anni, è come se “reimparasse a respirare” grazie al confronto con gli altri.

Le lezioni continuano anche nel pomeriggio, il corso è formato da tre sessioni ognuna di una settimana al mese, finito il quale si può scegliere se tornare per iniziare a fare da assistente, cosa che piacerebbe infinitamente ad Ermes per continuare a respirare l’aria di quel posto davvero surreale.

Una curiosità  che ci racconta con voce commossa è la lezione che Mogol persona limpida, reale e carismatica, che ha sostenuto per loro, 1 ora di lezione, un’ora di emozioni papabili che lo hanno ancorato ad un mondo che sapeva già di appartenere da sempre.

 

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