Se da un lato manca l’acqua e la siccità sta mettendo in seria difficoltà gli agricoltori, dall’altro la fortuna dei siciliani è quella di avere sole quasi tutti i giorni. Ecco perché l’Isola è diventata terra appetibile da parte di multinazionali e colossi dell’energia pulita che hanno investito – e continuano a farlo – milioni di euro in impianti nelle campagne siciliane. Questa mattina nel Trapanese, in contrada Nasco a Marsala, è nato un impianto agrivoltaico da 41 ettari, con una potenza installata complessiva di 50,92 mw in grado di generare 90.000 MWh all’anno di energia elettrica, in grado di soddisfare il bisogno di 30 mila famiglie. Si chiama “Anguillara” e a costruirlo è stata la società italiana “Recurrent energy”, controllata dalla canadese “Canadian solar”, con un investimento di oltre 50 milioni di euro.
I lavori sono iniziati nel 2018 e completati alcuni mesi fa. Questo nuovo campo fa parte dei 4 che la società “Recurrent energy” ha in attività nel Trapanese, per un totale di 170 ettari. La particolarità dell’impianto è quella che la produzione di energia pulita è combinata con l’agricoltura, con pannelli montati a 2 metri d’altezza. I terreni sono stati acquistati dalla società ed erano incolti al momento della vendita. «Il progetto prevede la realizzazione di estese opere di mitigazione ambientale, sia in aree di impianto interne che perimetrali», ha spiegato Filippo Ricci, country manager Italia della “Canadian solar”. Tutto attorno alla distesa di pannelli fotovoltaici saranno piantati ulivi, piante officinali, alberi da frutto. «Il 70% degli ettari sarà dedicato alla coltivazione», assicura Ricci. Stamattina al taglio del nastro sono stati presenti anche il sindaco di Marsala Massimo Grillo e il deputato regionale Stefano Pellegrino.
La “Recurrent energy” ha assicurato che, di concerto col Comune, contribuirà alla realizzazione di opere di compensazione ambientale e territoriale per un valore di oltre 2,5 milioni. Il primo intervento sarà quello di riqualificazione urbanistica e ambientale del waterfront sul lungomare Mediterraneo in città.
AUTORE. Max Firreri