Selinunte colpisce ancora. Il nostro Parco Archeologico è stato selezionato come location per uno spot di Evan Funke, noto chef statunitense, con una grande passione per la cucina italiana, che offre a Beverly Hills, piatti della tradizione italiana.
Nella sua cucina, l’eclettico chef utilizza materie prime di altissima qualità, provenienti da tutte le parti del mondo, tra le quali, non possono mancare le farine di Castelvetrano. Evan Funke da anni è cliente dell’azienda Molini del Ponte dalla quale acquista la farina di tumminia. E’ stato proprio Filippo Drago, titolare del molino castelvetranese ad avere accolto lo chef all’interno del Parco Archeologico di Selinunte per raccontare in California il territorio della tumminia, le persone che producono la tumminia ed il grande amore che alimenta la produzione dei grani antichi di Sicilia.
La troupe cinematografica è stata ieri a Selinunte e ha realizzato le riprese con l’autorizzazione del direttore del Parco Archeologico, l’architetto Enrico Caruso. Un legame forte quello di Selinunte ed i grani antichi. Dieci ettari del Parco Archeologico sono stati destinati a rinvigorire una tradizione sopita da oltre 20 anni: l’agricoltura. Tra i templi greci trovano spazio coltivazione produzione di rilievo come ceci, lenticchie e grano duro di origine siciliana, quali Russello, Tumminia, Perciasacchi e Monococco.
Filippo Drago, si conferma ancora una volta grande ambasciatore delle migliori produzioni agricole del nostro territorio. Il “mugnaio” di Castelvetrano, che recentemente ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento presso la Camera dei Deputati, ha accolto nel nostro territorio produttori, illustri chef ed operatori del settore da tutte le parti del Mondo.
Tumminia… volto Siciliano. Lo scriveva anche Johann Wolfgang Goethe che nel libro “Viaggio in Sicilia” del 1787 scrivere: “La tumenia, il cui nome deriverebbe da bimenia o da trimenia, è un bellissimo dono di Cerere, una specie di grano estivo che matura in tre mesi. Lo seminano a capodanno fino a giugno ed è sempre maturo alla data stabilita. Non abbisogna di pioggia abbondante, ma di forte caldo; all’inizio la foglia è molto delicata, ma poi cresce insieme col grano e alla fine si rafforza assai. La semina del grano avviene in ottobre e novembre, e a giugno è già maturo”
AUTORE. Flavio Leone