A Selinunte, prima di venirci per lavorare sulla tesi, non c’era mai stata. Eppure quando ha dovuto scegliere il tema sul quale sviluppare il lavoro finale della triennale presso l’Università di Firenze non ha avuto tentennamenti: «Ho scelto Selinunte perché mi offriva la possibilità di studiare su un’intera città greca in Sicilia». Così Gioia Rossi, 23 anni, di Figline Valdarno, studentessa presso l’Ateneo di Firenze ha discusso la sua tesi su “Selinunte e i suoi monumenti: un aggiornamento”. Per tre anni ha seguito i corsi di studi presso la Facoltà di storia e tutela dei beni culturali, poi nella fase di preparazione del lavoro finale ha scelto l’antica città di Selinunte. «Per una settimana sono stata a Marinella di Selinunte – racconta – dove ho incontrato il direttore del Parco Felice Crescente e ho avuto la possibilità di entrare quasi tutti giorni per studiare alcune zone e fotografare reperti poi da inserire nella tesi». Ne è uscito fuori un lavoro che ha ottenuto la votazione di 110 e lode e che, tra le pagine, racconta scavi e scoperte a partire dal 2010: da quelli della New York University, alla Statale di Milano, all’Università di Urbino al team guidato da Jon Albers della Ruhr University Bochum. Ora a Gioia Rossi toccherà scegliere il percorso per la specialistica: «Non ho ancora deciso – spiega – ma presto dovrò farlo. Selinunte rimane per me un luogo magico…».

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