Continuano i crolli di alcune parti del Palazzo Signorelli ubicato nella via XXIV Maggio, poco distante dall’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano.
Il palazzo che era uno dei più rappresentativi del Liberty siciliano, ricoperto interamente da mattoni di terracotta, circa una ventina di giorni fa ha subito il crollo di 12 metri del fregio che sovrastava il cornicione superiore.
In data 10 marzo 2016 il CIRCOLO CRIMISO DELLA LEGAMBIENTE DI CASTELVETRANO, aveva già avvertito tutti gli organi preposti alla salvaguardia del monumento, del probabile imminente crollo del fregio. Cosa che, purtroppo, si è puntualmente verificata.
ECCO LE FOTO PRIMA E DOPO IL CROLLO
E’ sbalorditivo che da parte del Comune di Castelvetrano, che dovrebbe puntare tanto sul turismo e sulla salvaguardia del patrimonio storico monumentale, non sia stato fatto nulla per evitare questo ennesimo crollo e che l’avvenimento sia passato completamente inosservato sotto l’indifferenza di tutti.
A quanto pare nella nostra città, in questi ultimi anni, si è riusciti a portare avanti e a farsi finanziare progetti per opere, che sono costate parecchi milioni di euro, che si sono rivelate inutili e non sono servite a niente. Ovvero sono servite solo per fare la cerimonia di inaugurazione con tante di foto e pubblicità e poi ABBANDONARLI (si potrebbe fare un lungo elenco).
Per il patrimonio storico, invece, non si è riusciti e non si riesce a far nulla. A Castelvetrano abbiamo 8-10 edifici (pubblici o privati) che da tempo si sarebbero dovuti salvaguardare, ma stranamente non ne è stato restaurato uno.
ENZO NAPOLI
AUTORE. Altre Fonti
ci sono fiumi di fondi europei da sfruttare …. mha!! basta solo un po’ d impegno per curare gli edifici della città e creare economia.
Il primo vandalo è l’amministrazione comunale.
Durante la disputa elettorale di cinque anni fa, l’ avvocato Felice Errante, nel suo programma di opere da salvare dal degrado, aveva inserito un solo monumento: il Palazzo Signorelli! Riesce difficile giustificare questi crolli succedutisi durante il suo mandato di sindaco, con le solite scuse di mancanza di fondi e di risorse comunali a zero (le cosiddette casse vuote). Ripeto, era l’unico monumento che aveva programmato di salvare. Le rovine del magnifico e prezioso palazzo sono sotto gli occhi di tutti, almeno di quei cittadini che vogliono vedere. Cos’altro dire se non di auspicare che la prossima amministrazione affronti davvero con serietà d’intenti l’annoso problema del quasi totale degrado del centro storico. Castelvetrano può risorgere e diventare un città turistica attraente e se lo diventerà, saranno principalmente i suoi cittadini a beneficiarne economicamente.
https://www.castelvetranoselinunte.it/in-fiamme-il-palazzo-signorelli-a-castelvetrano/10524/
Era il 2011.
Abito in una casa antica del Centro Storico da 20 anni: la mia sede di lavoro è a Milano; ma ho voluto conservare il legame con la meravigliosa terra di Sicilia, dove torno tutte le settimane, attraverso questa abitazione. I momenti di riposo assumono in questa casa un valore straordinario, per chi questi valori sa apprezzare. I tetti sono a volta, ricoperti di travi e tegole. Ogni anno mi premuro di far controllare questi tetti: con una spesa che non supera i 150 Euro faccio pulire i canali di gronda e sostituire qualche tegola rotta: in tutti i bordi sporgenti ho avuto la cura di installare strisce con gli spilli dissuasori per i volatili. In Via Marconi ed in Via D’Alessi la mia casa era circondata da tante case dello stesso tipo ed entrambe queste strade erano frequentate dai residenti e dai clienti delle tante attività commerciali. Una poco accorta politica di sviluppo centrifugo della città ha determinato, nel corso di questi venti anni, un rapido ed incalzante degrado. I proprietari di molte di quelle abitazioni non hanno avuto nemmeno la minima cura delle loro proprietà; lasciando gli infissi aperti e non curando la manutenzione dei tetti, le abitazioni sono diventate ricovero per piccioni e topi. Con il tempo i tetti sono crollati. Oggi il degrado è a livelli di terzo mondo. E’ vero che le amministrazioni che si sono avvicendate in questi 20 anni non si sono affatto curate di un bene prezioso come il Centro Storico di Castelvetrano, caratterizzato da un patrimonio immobiliare che farebbe invidia a città di ben altra rilevanza in Italia; in contraddizione con la tendenza che caratterizza lo sviluppo di gran parte delle comunità che hanno una storia da annoverare e turismo da attrarre, a Castelvetrano si è prediletta la lottizzazione di zone limitrofe a Nord della Città, cosa che sarà convenuta a qualcuno ma che non ha certamente contribuito alla conservazione di un patrimonio che avrebbe dovuto rappresentare un impegno assolutamente prioritario per qualunque amministratore. Ma è anche vero che in tutto ciò si è manifestato un concorso di colpa, in quanto il degrado non può essere addossato solo alla pubblica amministrazione. Sono molti i privati proprietari, i più anche abbienti, che avrebbero potuto, con una minima spesa annuale, evitare tanto degrado. Quindi sono tanti a doversi passare una mano sulla coscienza ed impegnarsi nell’invertire la rotta dell’incalzante degrado di questa storica città, una volta fulcro culturale e commerciale della Valle del Belice.
Nell’agenda del prossimo sindaco( ammesso che si svolgano le elezioni) ci deve essere al primo punto: riqualificazione del centro storico, salvaguardia e manutenzione degli immobili di interesse storico, destinazione d’uso adeguata degli immobili stessi a prescindere dalla proprietà( comunale, pubblica, ecclesiale, privata) agevolazioni mirate per favorire la ristrutturazione degli edifici del centro storico fatiscenti, o che abbisognano di interventi, onde rendere dignitoso e decoroso il nostro centro storico, per riportare famiglie,attività commerciali ed artigianali nel cuore della città. Noi cittadini, che abbiamo a cuore il futuro della nostra Castelvetrano, staremo attenti e vigili affinchè i nostri futuri amministratori non facciano soltanto promesse elettorali, ma facciano seguire alle parole i fatti. La città è stufa di …. aria fritta.
https://www.castelvetranoselinunte.it/casa-pardo-sempre-piu-rischio-crollo-tommaso-bertolino-urge-la-messa-sicurezza/84812/amp/
E l’elenco sarebbe veramente lungo!!!
Il degrado urbano della mia Città che non ha più memoria del suo passato più bello, purtroppo trova origine in tanti e tanti anni di cattiva amministrazione del bene comune, di cui sono responsabili non solo gli eletti ma anche gli elettori. Perchè i siciliani di Mazara, Marsala, Trapani ecc. per non parlare dei paesi della Sicilia Orientale, hanno dimostrato amore civico e cura per il patrimonio edilizio storico che racconta la vita dei nostri antenati, ed a Castelvetrano nessuno ha curato questo patrimonio ormai quasi tutto perso ? Possibile che non si fa una ordinanza con cui si obbliga i proprietari, anche a tutela della sicurezza pubblica, a restaurare l’unico esempio di liberty, ed in caso di mancata osservanza si sostituisce il Comune in danno e spese dei contravventori. Il Comune non ha i soldi da anticipare, ebbene a fronte di un imprtante interesse civico si fa un debito !