L’immagine più conosciuta è quella che lo ritrae a cavallo. Perché l’equitazione era la sua passione, sognando un futuro da campione. Così il piccolo Giuseppe Di Matteo è conosciuto ai più e in pochissime foto è ritratto col sorriso genuino da bambino. Ecco perché l’artista marsalese Fabio Ingrassia ha pensato di “regalare” il sorriso negato al piccolo Di Matteo disegnando il suo volto sereno su una tela. Lo ha fatto dal vivo oggi pomeriggio al 2° Circolo didattico di Castelvetrano intitolato proprio al piccolo con una cerimonia partecipatissima. «Di questo bambino conosciamo l’immagine iconica a cavallo – ha detto Ingrassia – e in pochissimi conoscono il suo sorriso. Io ho fatto una ricerca e in questo dipinto ho tentato di dargli il sorriso che gli hanno strappato dopo più di 700 giorni di prigionia».
Anche dall’arte passa, dunque, la memoria del piccolo Di Matteo. La musica e il canto, innanzitutto, col coro “Do-re-mi” (diretto dall’insegnante Angela Romeo) che si è esibito aprendo il pomeriggio con la canzone “Cento Passi” dei Modena City Ramblers.
Sul frontale della scuola (all’angolo opposto dove vivono i parenti di Messina Denaro) l’artista Fabio Hira ha realizzato il murales che ritrae il piccolo a cavallo. «Un pugno in faccia per i parenti di Messina Denaro, perché dovranno ricordarsi di questo nome e di cosa ha rappresentato questo bambino e la sua morte così efferata», ha detto il deputato regionale Antonello Cracolici, presidente della Commissione regionale antimafia. A sostenere la cerimonia di oggi è stata la “Fondazione Conad ETS”, tramite l’imprenditore Francesco Messina. In sala, tra le prime file, c’era anche Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe. È voluto rimanere in silenzio, «perché il dolore è ancora vivo» ha detto per bocca del sindaco Enzo Alfano.
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AUTORE. Max Firreri