Rischio privatizzazione dell’acqua? Macché. Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione replica ai consiglieri di minoranza che, giorni addietro, in un documento ha sollevato il rischio che, con la modifica di alcuni articoli dello Statuto comunale, si potrebbe prospettare l’eventuale possibilità di privatizzare la rete idrica comunale. «La minoranza si dimostra ignorante», dice il primo cittadino. «È mistificante tentare di far passare il messaggio che l’Amministrazione comunale voglia privatizzare il servizio pubblico dell’acqua, quando invece si sta procedendo esclusivamente a una parziale modifica dello Statuto che si rende necessaria al fine di adeguarlo alle norme vigenti», spiega Castiglione. I consiglieri di minoranza in questi giorni stanno effettuando una raccolta firma sia in piazza Favoroso a Tre Fontane che nell’ex piazza Mercato di Torretta Granitola.

Ma il sindaco chiarisce: «L’abrogazione del comma 3 dell’art. 8 ter del nostro Statuto, approvato nel 2006 e poi modificato nel 2010, è necessaria al fine di adeguarlo alla normativa nazionale, rimuovendo elementi di illegittimità. In particolare, il comma 3 dell’art. 8 ter dello Statuto attualmente dispone che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale “privo di rilevanza economica”, entrando in contrasto con la legge dello Stato 201/2022 che, invece, dispone che i servizi pubblici (quale è quello dell’acqua) sono servizi “a rilevanza economica”. Lo Statuto non può essere in contrasto con la legge». E il primo cittadino assicura: «Il servizio idrico, essendo un servizio a rilevanza economica, può essere gestito direttamente dal Comune, così come sinora è avvenuto e come avverrà in futuro, nel rispetto sempre della legge e finché la legge lo consentirà».

AUTORE.