Barbara Vivona, 51 anni, docente di lingue al polo liceale di Castelvetrano, alla sua prima esperienza in politica, è la nuova vice presidente del consiglio comunale di Castelvetrano. L’hanno votata 10 consiglieri, Rosy Milazzo ha ottenuto 5 voti (quelli della minoranza) ed è spuntata 1 scheda bianca. La Milazzo, di fatto, sarà il terzo componente dell’Ufficio di presidenza.

A scombinare le regole, prima del voto, ci aveva pensato la stessa minoranza dopo una pausa del consiglio: «Non siamo interessati al terzo componente dell’Ufficio di presidenza e come vice presidente voteremo Rosy Milazzo». Una proposta sorpresa quella della Milazzo affidata alla dem Monica Di Bella che, a nome della minoranza, ha scoperto le carte in tavola.

Poco prima, nel suo discorso introduttivo, il presidente del consiglio aveva detto: «Dobbiamo essere una famiglia e lavorare insieme per la città». Parole da diplomatico pronunciate da Celia una volta seduto sullo scranno più alto del consiglio comunale. Il suo nome girava già da giorni e l’accordo della maggioranza è stato di ferro. Undici consiglieri di maggioranza e undici voti allo spoglio. Per Celia un ritorno in politica dopo una lunga pausa. Fu consigliere comunale e assessore nei due mandati del sindaco Giuseppe Bongiorno negli anni ’90. Poi ha mollato la politica attiva. Sino alle ultime comunali, con la discesa in campo con “Cittadini in democrazia”, lista civica dove sono confluiti soprattutto ex democristiani. E quella di Celia è una storia da militante nei partiti a scudo crociato. Sino alle ultime amministrative sceso in campo con “Cittadini in democrazia”, lista certamente d’ispirazione democristiana.

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