Guarda e riguarda quella foto sul telefono cellulare che lo ritrae ancora bambino vicino una Ferrari gialla e si emoziona al telefono. La risata di Adriano Napoli nasconde gioia e commozione. Ora che il suo sogno si è avverato non crede ancora a tutto ciò che è successo. Dallo scorso 4 marzo è entrato a far parte della grande famiglia Ferrari e nella storia di Castelvetrano segna il primato di essere il primo ingegnere a lavorare a Maranello. Venticinque anni, una laurea magistrale in Ingegneria meccanica col massimo dei voti e la lode (tesi sull’impiego dell’idrogeno verde per decarbonizzazione su uso veicoli), Adriano Napoli da poco si è trasferito a vivere da Roma a Modena: «da quando sono stato assunto ufficialmente – racconta a CastelvetranoSelinunte.it – un sogno che si è realizzato dopo anni…».

Il suo legame con Ferrari, in effetti, risale al 2020: «Ricordo che mi proposi sul sito con una candidatura spontanea, poi il silenzio», racconta. Nel frattempo il corso di laurea presso l’Università di Palermo, l’esperienza Erasmus in Germania, nel marzo 2022 lo stage a Renault a Roma e a ottobre di quell’anno il conseguimento della laurea magistrale in Ingegneria meccanica. «Fu a poche settimane dalla proclamazione che ricevetti una telefonata da Ferrari – ricorda Adriano Napoli – era un mercoledì. Dall’altra parte del telefono c’era una recruiter che mi disse di aver visto il mio profilo ed erano interessati alla mia figura professionale». Una telefonata inaspettata per Adriano che, nel frattempo, stava per firmare il primo contratto di lavoro con Renault come coordinatore del supporto tecnico italiano.

La prima volta ad avere varcato i cancelli di casa Ferrari è stato nel dicembre 2022. «Andai per il colloquio in presenza – racconta Adriano Napoli – e per me fu un’emozione indescrivibile. In quell’occasione ho potuto visitare il museo e tanti ambienti dell’azienda». Una passione sin da piccolo quella di Adriano per il cavallino: «Ricordo che a trasmettermela furono mio padre e mio nonno – racconta – guardavano le gare di Formula Uno e con mio nonno giocavo a fare Schumacher, mettendomi sulle sue gambe e simulando di guidare l’auto». Roba da bambini, quasi come un segno premonitore di quello che, decenni dopo, sarebbe successo.

«In Renault mi sono fatto le ossa – racconta ancora il giovane a CastelvetranoSelinunte.it – per un anno ho gestito una squadra di poco meno di venti persone che fornivano supporto tecnico da remoto a tutti i concessionari Renault, Dacia e Alpine. Sarò sempre riconoscente a Renault che ha investito molto su di me, facendomi crescere professionalmente». Ora l’esperienza in Ferrari: «Ho sacrificato il mio tempo libero dedicandomi allo studio e questo non è stato semplice, essendo lontano da tutti – racconta Adriano Napoli – ma quell’investimento sui libri oggi è ripagato e sono felice».

In Ferrari il giovane castelvetranese lavora nel settore technical service specialist, ossia post vendita collaborando col supporto tecnico per tutte le officine Ferrari nel mondo. «Questo traguardo? Lo dedico ai miei genitori, alla mia ragazza, ai miei amici, a mio nonno e a don Baldassare Meli che non c’è più. Lui nel mio percorso di crescita è stato spesso un’ancora di salvezza. E so che da lassù lui mi guarda felice e sorridente…».

 

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