Dove sta la linea di demarcazione – se esiste – tra normodotato e diversamente abile? È quello che si sono chiesti a fine campo gli operatori del Campus 2024 organizzato dall’associazione “Alba” di Partanna. Se lo sono chiesti perché capita ogni volta che si visita o si opera in un campo dove ci sono diversamente abili che, con stupore, vivono la “normalità” della vita. L’associazione “Alba” è nata a Partanna come punto di riferimento soprattutto per i bambini autistici e per 4 giorni, presso la località Poggio Binaia a Partanna, ha organizzato il campus per 25 bambini: 11 con disabilità e 14 normodotati. La location l’ha messa a disposizione Mimmo Accardo, papà di Giuseppe, un bambino su sedia a rotelle. Durante i 4 giorni i bambini hanno vissuto la normalità senza che nessuno si sentisse “diverso”. Condivisione, gioia e felicità sul solco di un’umanità che non conosce differenze. Questo hanno potuto assaporare i bambini ma anche gli adulti-operatori e gli stessi genitori. Non c’è stata indifferenza ma solo il dono dei gesti per lasciare il cuore ricolmo d’affetto.
AUTORE. Redazione