L’ultima sua apparizione pubblica – prima di morire la notte scorsa – fu nel settembre scorso a Palermo, in occasione della Visita di Papa Francesco. Il Pontefice, dopo la visita al Centro “Padre Nostro” ha voluto incontrare i fratelli del Beato e Maurizio Artale, presidente del Centro. Gaetano era un tipo schivo e non amava i riflettori. Nella sua vita quotidiana prima da meccanico e poi da pensionato a Castelvetrano, portava dentro di sé il dolore della perdita del fratello prete.
La morte del Beato don Pino era un argomento che lo emozionava ogni qualvolta se ne parlava. Una vita riservata quella vissuta da decenni a Castelvetrano dove Gaetano aveva costruito la sua famiglia: la moglie Giacoma, i figli Giuseppina e Carmelo. Quando raccontava del fratello, la sua era una testimonianza piena di aneddoti, raccolti nelle “trasferte” di don Pino a Castelvetrano e a Marinella di Selinunte. In questo corto Lu Parrineddu del nostro direttore Max Firreri (interamente girato con un i-Phone) che riproponiamo, il racconto di Gaetano sulle vacanze selinuntine del fratello. A partire dal motore prestato al fratello Pino per raggiungere Mazara del Vallo e incontrare il Vescovo: «Tornò con l’abito a brandelli, era caduto mentre era in sella con don Pietro Pisciotta, un mio cliente passò col camion e li trasportò sino alla mia officina…».
AUTORE. Flavio Leone