«Sono stato sindaco in un momento difficile. Anche allora – e siamo nel 1993 – il Comune rischiò lo scioglimento per mafia ma, forse, fu evitato perché il consiglio comunale dell’epoca fu tempestivo nel dimettersi». L’ex sindaco e senatore Giuseppe Bongiorno si racconta in questa videointervista a Max Firreri.

Bongiorno divenne sindaco di Castelvetrano in un momento particolare per la città. C’erano stati tre commissari regionali. «Quando mi insediai io nel 1993 l’allora Commissario dell’epoca, il vice Prefetto D’Amico suggerì di dichiarare il dissesto finanziario. Io non volli fare quel passo, le cose si sistemarono e andai avanti»spiega Bongiorno.

L’ex sindaco racconta anche dell’attuale questione legata alle demolizioni di Triscina: «In Parlamento nel 2003 io feci approvare una norma che era la fotografia di Triscina, in cui si prevedevano interventi di riqualificazione di aree che erano interessate da forti e diffusi fenomeni di abusivismo edilizio. Fatta la legge, si approvò un protocollo d’intesa tra Comune e Ministero delle infrastrutture ma poi non si fece più nulla…».

 

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