Sono in mille in tutta Italia e attendono che il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) li stabilizzi a tempo indeterminato. Sono i precari che lavorano nei diversi Istituti del Centro sparsi in tutta Italia: ragazzi laureati che lavorano dentro i laboratori e conducono ricerche aggrappati a un assegno di ricerca oppure una collaborazione coordinata e continuativa.
Stamattina in tutta Italia hanno protestato mettendo in scena un flash mob proprio dentro le strutture dove lavorano e da dove rischiano di uscirne fuori per sempre. E anche all’IAC (Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino) di Torretta Granitola, a Campobello di Mazara, i precari hanno protestato con un flash mob in video che qui sotto vi proponiamo. La Legge Madia prevede la stabilizzazione per chi ha svolto 3 anni di lavoro entro il 31 dicembre 2017. Gli otto precari che lavorano all’Iac-Cnr hanno partecipato – e vinto – intanto un concorso interno e si trovano piazzati in graduatoria.
È da lì che il Cnr dovrà attingere i nomi da stabilizzare. «Il nuovo Governo ha vincolato 34 milioni per le stabilizzazioni – spiega Marco Torri, uno dei precari all’Iac-Cnr di Torretta Granitola – che consentirebbero l’assunzione di 650 colleghi, ma, al momento, ne sono stati assunti 300». Il rischio è quello che passando i giorni per la stabilizzazione, nel frattempo scadono i contratti a tempo determinato e i precari se ne dovranno tornare a casa.
AUTORE. Max Firreri