[di Max Firreri] Per il recupero dell’ex hotel Zeus di Castelvetrano c’è ora lo studio di fattibilità. Si tratta di un’ulteriore tappa del percorso che porterà l’immobile confiscato a Giuseppe Grigoli (e passato al patrimonio indisponibile del Comune di Castelvetrano), a un uso sociale per tutta la comunità.
La Commissione straordinaria – presieduta dal vice prefetto Salvatore Caccamo – ha approvato la delibera che approva lo studio redatto dall’ingegnere Giuseppe Longo che prevede il recupero funzionale dell’immobile per farlo diventare un complesso polifunzionale a disposizione del Ministero della Giustizia, dipartimento della giustizia minorile. Tra il Comune e lo specifico centro con sede a Palermo è stato stipulato un protocollo d’intesa che consentirà di mettere a disposizione la struttura, una volta realizzata, per la durata di 5 anni. Un progetto di 1,5 milioni con il quale ora il Comune potrà partecipare all’Avviso pubblico del Pon “Legalità 2014-2020” pubblicato dal Ministero dell’Interno e destinato al recupero di beni confiscati alla mafia in tutto il territorio siciliano.
L’immobile di tre piani, con un seminterrato, è in totale stato d’abbandono, visto che per anni non è stato utilizzato ma, secondo quanto scrivono i tecnici nella relazione, non presenta cedimenti strutturali che ne possano pregiudicare, a prima analisi, la stabilità. Il recupero, dunque, avverrà degli ambienti esistenti, per consentire lo svolgimento di attività formative (centro di formazione permanente), avvio al lavoro (sportello di orientamento e supporto), imprenditoria sociale (avvio di attività produttive/commerciali), servizi alla persona, con l’attivazione di uno sportello e osservatorio permanente interistituzionale. Ma nel piano di riutilizzo da parte del Centro per la giustizia minorile c’è anche l’avvio di corsi professionale per panificatori, pasticceri, cuochi, collaboratori di sala e bar, usufruendo così degli ambienti cucina già esistenti che verranno sistemati.