Con una termo–camera i geomorfologi dell’Università di Camerino sono riusciti a ritrovare gli ambienti naturali di Selinunte di 2700 anni fa! Una scoperta molto forte, ottenuta grazie alla comunità geomorfologica italiana.
Gilberto Pambianchi, Presidente dei Geomorfologi Italiani e professore Ordinario di Geomorfologia e Geografia Fisica dell’Università di Camerino rende noto che sono riusciti anche a ricostruire in 3D la situazione paleo–ambientale esistente durante le colonizzazioni storiche.
Mercoledì 17 gennaio saranno diffuse le prime immagini in un briefing stampa dei geologi nel cuore del sito archeologico. La stampa potrà non solo vedere le immagini con la termo – camera ma compiere un ampio Press Tour ammirando i Templi di Zeus, uno dei più grandi templi realizzati nell’antichità dai Greci nel Mediterraneo, di Hera, di Athena o Dioniso. Inoltre si potrà visitare l’Agorà portata alla luce di recente dagli archeologi della missione tedesca.
Come era Selinunte prima del VII secolo a.C.? Come era il territorio? La risposta è arrivata dal sottosuolo.
“I geologi – aggiunge Pambianchi – sono riusciti ad entrare in quegli ambienti naturali grazie a termo camere, le cui immagini saranno presentate alla stampa di tutto il mondo a gennaio.
Le indagini geofisiche svolte e da svolgere nei prossimi mesi stanno per rivelarci un ambiente che ad occhio nudo non si vede e che invece è nascosto sotto il suolo”.
“E’ come se si scoprisse una Pompei antica antecedente a quella che oggi vediamo e che possiamo visitare – ha proseguito Pambianchi – perché a Selinunte siamo riusciti a filmare con la termo camera in sostanza gli ambienti naturali dei primi insediamenti, dunque una realtà non ancora venuta alla luce, ma che è sotto.
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