Un’app per gestire le classi, termoscanner all’ingresso e niente docce. Alla vigilia della riapertura delle palestre (la data fissata dal Governo è il 25 maggio), anche la M2Lab è pronta per ripartire. «Il grosso del lavoro per gestire le classi di allenamento e la prenotazione dei turni disponibili verrà filtrato attraverso un’app che è stata progettata appositamente», spiega il coach Marco Prestìa.
Sanificazione e distanziamento sociale sono le regole base: «Con gli ingressi ad orario potremo garantire lezioni con non più di 10 persone a turno – spiega Prestìa – la gestione della sanificazione verrà garantita dagli stessi atleti che a fine turno provvederanno, con gli appositi detergenti, a sanificare tutti gli attrezzi utilizzati individualmente».
Con la ripartenza è stato necessario anche “rivoluzionare” la gestione di ingressi e uscite. Come? «Ci saranno percorsi differenziati – spiega – spogliatoi e docce rimarranno chiusi e verrà calcolato anche il tempo per poter sanificare gli ambienti».
Nei tre mesi di lockdown la “M2Lab” ha perso circa 7 mila euro solo di mancate mensilità e abbonamenti, «ma a queste vanno aggiunte le spese come l’acquisto del termoscanner, dispenser con detergenti, saturimetro, senza poi contare le normali spese della struttura, come l’affitto, che non sono state sospese», spiega ancora Marco Prestìa.
Ma in questi mesi di chiusura forzata, Marco ha potuto “sperimentare” vicinanza e solidarietà da parte dei suoi clienti: «Lo sport non è solo puro allenamento individuale. Nello sport c’è condivisione, gruppo, sana competizione, ma soprattutto socialità e confronto. Dallo sport si creano legami e non penso che questi si possano sostituire». I suoi clienti, nonostante la chiusura della palestra, hanno deciso di noleggiare l’attrezzatura della palestra così da potersi allenare da casa contribuendo, in questo modo, alle spese della struttura. Ora non mi aspetto altro che il loro ritorno da lunedì».
AUTORE. Michele Milazzo