Ad Alcamo si continua a salire sulla cupola della chiesa Madre, ma questa settimana si scopriranno diversi siti archeologici nelle vicinanze, dalle fornaci romane alle cisterne medievali; a Trapani ultime possibilità per entrare nell’antica Corte delle Ninfee, ex monastero domenicano, oggi dimora privata dove ci sono ancora i segni della “ruota” degli esposti per i bambini abbandonati. A Mazara del Vallo c’è un’intera famiglia di artisti che apre la propria casa; si potranno raggiungere i laghetti salmastri del Cantarro dove si incontrano minuscole tartarughe. Le tre città saranno visitabili con un unico coupon che sarà poi valido anche per Marsala.

Ad Alcamo sabato alle 9.30 si potrà fare una vera passeggiata archeologica che arriverà fino alle antiche fornaci romane, vicino al fiume san Bartolomeo: oppure  il castello di Calatubo, la Tonnara Foderà al tramonto, la settecentesca Badia Grande. Tra i siti, il MACA, il Museo d’arte contemporanea con la sua direzione artistica condivisa del collettivo Landescape; il nuovo museo dei Carabinieri, tra divise, cimeli e armi storiche, non solo per appassionati. E poco lontano dal centro, il Baglio Florio, vera chicca per gli appassionati cultori della Belle Epoque che qui scopriranno uno dei tre superstiti Leo Bibens, il simbolo della famiglia Florio.

Il viaggio prosegue verso Trapani con la bottega dell’ultimo artista-corallaro, Platimiro Fiorenza che plasma “l’oro rosso” nato dal mare. Si visiterà, la sede dell’Unione Maestranze. Per chi volesse vedere dal vivo i venti gruppi scultorei della processione del Venerdì Santo, riapre la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio dove sono custoditi. Solo sabato mattina è aperta la Cattedrale con il Cristo Morto. la visita prevede Torre di Ligny ; il raffinato palazzo Riccio di Morana, o il palazzo della Prefettura; se invece si vuole osservare la città dall’alto, basta inerpicarsi sulla scala elicoidale fino in cima alla torre campanaria di San Domenico.

 Mazara del Vallo porterà lungo la costa verso le spiagge caraibiche di Capo Feto; ai tesori barocchi sotto la volta della chiesa di San Michele Arcangelo del monastero delle Benedettine, alle biblioteche trecentesche come quella del Seminario dei Chierici, che apre con il Palazzo Vescovile e il Museo Diocesano, gli storici quartieri di San Giovanni, San Francesco, l’antica Giudecca e Xitta, alla scoperta dell’antica città murata.

Le Vie dei Tesori questo weekend chiude i battenti nelle sue prime dieci città siciliane, ma dal 4 ottobre si riparte: per tre fine settimana a Ragusa, Scicli, Noto, Sciacca, Marsala e Carini, e per cinque weekend i programmi monstre di Palermo e Catania.

Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.

Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.

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