Grande soddisfazione per la numerosa partecipazione all’iniziativa per sollecitare al più presto la fruibilità dal tempio più antico di Selinunte, libero da impalcature. I ragazzi della Scuola Media Statale V.Pappalardo, e l’associazione Guide Turistiche di Trapani hanno presentato i loro cartelli per sostenere l’interesse verso la cultura.
Presenti il Direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, l’ Amministrazione comunale di Castelvetrano, l’Ass. Rotta dei Fenici, l’Ass. Libera, i Circoli Legambiente Crimiso e Valle del Belice, l’ Ass. Guide Turistiche della provincia di Trapani, La Riserva Naturale Grotta di Santa Ninfa, la Scuola Media Statale V. Pappalardo, diversi cittadini e alcuni rappresetanti del gruppo FB amici del Parco Archeologico di Selinunte e cave di Cusa.
Sono intervenuti G. Salluzzo, presidente del Circolo Legambiente Crimiso, Dott. C. Greco direttore del parco archeologico di Selinunte, prof. F. S. Calcara delegato dell’Amministrazione Comunale di Castelvetrano, Il presidente dell’Ass. guide turistiche di Trapani, la prof. C. Palmeri della scuola Media Statale V. Pappalardo, tutti accomunati verso un interesse per la cultura dell’intero territorio Belicino hanno ringraziato i partecipanti, soddisfatti anche per la imminente rimozione del ponteggio del Tempio C, che già ha ottenuto i finanziamenti.
Le guide turistiche hanno svolto una breve visita guidata dell’Acropoli, per l’importante occasione.
AUTORE. Redazione
Un plauso e merito a Legambiente e alla d.ssa Greco che ha permesso la realizzazione di questa bellissima iniziativa. Anche io ho partecipato alla manifestazione condividendone in piene tutte le motivazioni ed in quell’occasione ho appreso che quell’impalcatura da dieci anni impediva di fatto la “lettura” del tempio “C”.
Premesso che sicuramente il montaggio del ponteggio si era reso utile per interventi di natura strutturale o conoscitiva sui resti del colonnato del tempio “C” alcune domande immediatamente si sono formulate nella mia testa ed alle quali desidererei avere delle risposte:
1) cosa prevedeva il progetto d’intervento sull’opera
architettonica?
2) sono state attivate procedure pubbliche per
l’intervento in questione?
2) i lavori prevedevano una data d’inizio ed una data
di consegna?
3) come mai il ponteggio non è stato smontato subito
dopo la fine dei lavori?
b) il ponteggio è di proprietà privata o pubblica?
c) se il ponteggio è di proprietà pubblica, perchè non
è stato smontato ed utilizzato per altri interventi?
d) se il ponteggio invece è di proprietà privata
questo ha comportato negli anni dei costi?
Mi sembra alquanto bizzarro il fatto che si debba finanziare un progetto per lo smontaggio di tale ponteggio…….”res nullius” non è di nessuno?
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Mi dispiace tantissimo di non essere stato presente a quell’ evento. Condivido pienamente qualsiasi tipo di iniziativa che pubblicizzi ed elevi Selinunte e contorni al posto che la storia gli ha dato. Nelle foto (splendide Flavio) si evidenzia la magnificenza e lo splendore di Selinunte e contorni. “arrizzanu li carni” guardando queste foto. Vorrei dare, se mi permettete, un consiglio all’ ass. del turismo; Caro ass. perchè non manda queste foto con un rosario a coloro i quali hanno escluso Selinunte da territorio a vocazione turistica, cominciando a fare un “MEA CULPA”?