Anche in provincia di Trapani, dove politica mafia e massoneria sono andati spesso a braccetto, si parla di questione morale. A Castelvetrano, una volta assodato come la legalità passi anche dal non buttare le cartacce a terra, emergono i primi problemi di opportunità di certe candidature in vista delle prossime amministrative di maggio.

A parlarne è Fabio Basiricò, consigliere comunale di “Insieme per il Centro”, in una mozione-interrogazione al Fli e al sindaco Pompeo, in cui chiede quanto sia “eticamente e politicamente corretto nominare e mantenere in seno alla propria amministrazione l’assessore Errante, visto che spesso ci si è presentati agli occhi della città come paladini della legalità”.

Felice Errante, coordinatore provinciale di “Futuro e Libertà” e candidato a sindaco, è imputato per truffa aggravata. Una storia ancora non conclusa, anche se destinata ad avviarsi alla prescrizione.

I fatti risalgono al 2005, quando le sedute delle commissioni consiliari permanenti venivano gestite in modo “allegro” visto che, anche se presenti per pochi minuti o addirittura del tutto assenti, i consiglieri percepivano lo stesso il loro bravo gettone di presenza. Insomma, sale vuote e verbali pieni, stando anche alle registrazioni delle microcamere della Polizia, che allora coinvolsero nello scandalo 20 persone.

L’assessore Errante, oltre a dirsi sereno e fiducioso nell’attendere il “pronunciamento di un giudice terzo”, definisce squallida l’interrogazione di Basiricò, “proposta dopo 6 anni dai fatti contestati, ma a circa sei mesi dalle elezioni amministrative”.

Dal canto suo invece, il sindaco Pompeo, anche lui “sereno”, è alle prese con un fastidio molto più recente. Non molti giorni fa infatti è stato raggiunto da un avviso di garanzia: è indagato per abuso d’ufficio, avendo assegnato su base fiduciaria alla società cooperativa Ondablu, le trasmissioni televisive delle sedute del consiglio comunale e la loro relativa trascrizione.

Inoltre, l’aver concesso all’emittente anche il terrazzo della casa comunale per l’istallazione del ripetitore in cambio di pubblicità gratuita per il Comune, non deve essere certo sembrata una cosa normale, anche se supportata da tanto di delibera.

Prima che si sapesse dell’avviso di garanzia, le riprese televisive furono sospese (secondo il sindaco, l’emittente non aveva la documentazione in regola per il rinnovo del servizio) avviando contemporaneamente l’iter per indire un bando di gara.

Insomma, un contesto che non richiama certo il modello svedese del purismo della questione morale. E allora viene da chiedersi che tipo di folgorazione possa aver ricevuto Fabio Basiricò sulla via di Damasco. Di stimoli ne avrà avuti parecchi, viste le sue adesioni a Forza Italia, al Pdl e, recentemente, allo stesso Fli. Chissà però quanto avrà inciso la sua ancor più recente attività di portaborse dell’onorevole Paolo Ruggirello dell’Mpa, mai raggiunto dal pensiero di dimettersi dall’Assemblea Regionale Siciliana durante il periodo in cui era indagato per istigazione alla corruzione.

Le vie della folgorazione sono infinite, così come le origini del mal di pancia.

Egidio Morici
Per L’isola del 10/12/2011

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