Due pregiudicati – un 42enne e un 20enne – sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri perché avrebbero truffato alcuni anziani inscenando un finto incidente e chiedendo soldi alle vittime. Dopo un primo contatto telefonico in cui annunciavano di un falso incidente dove sarebbe rimasto coinvolto un parente, uno di loro, fingendosi avvocato, avrebbero poi incontrato di persona le presunte vittime facendosi consegnare soldi e oggetti di valore per risolvere la controversia e liberare il proprio familiare che nel frattempo sarebbe stato trattenuto presso una caserma. In alcuni episodi a fronte della indisponibilità della somma di denaro viene richiesta alla vittima la consegna del proprio bancomat (con il relativo codice pin).
Nel caso specifico i due pregiudicati avrebbero perpetrato a Trapani una truffa in danno di un 80enne e una tentata truffa in danno di una 85enne. In particolare, con la modalità del preventivo contatto telefonico di un sedicente Carabiniere che informava l’80enne di grave sinistro stradale causato dalla figlia, i due si presentavano presso l’abitazione quali sedicenti Avvocati, facendosi consegnare dapprima € 1.470 e, successivamente, ulteriori € 7.500 che l’80enne aveva nel frattempo prelevato in banca. Fermati dai militari dell’arma ai due è stata rinvenuta la somma di denaro consegnata dalla vittima e oltre 50 gioielli e monili (bracciali, collane, orecchini, anelli ed orologi), occultati nel bagagliaio dell’autovettura, il tutto sottoposto a sequestro. I due avrebbero anche messo a segno un’altra truffa ai danni di una 89enne di Alcamo, dalla quale si erano fatti consegnare, due giorni prima, monili e preziosi per un valore di € 15.000, che le sono stati restituiti.