Prosegue l’attività di repressione dell’abusivismo edilizio nel territorio di Castelvetrano. Com’è noto, l’Amministrazione Comunale ha predisposto un elenco degli abusi edilizi maggiori che comprende oltre 160 immobili. La scorsa settimana è stato sottoscritto il contratto tra il Comune di Castelvetrano e la Cogemat di Trapani per l’esecuzione dei lavori di demolizioni delle prime 85 case abusive a Triscina di Selinunte. L’aggiudicazione dei lavori risale alle scorso mese di maggio, poi la procedura è stata interrotta a causa di un ricorso al TAR presentato da un’altra ditta in gara, la “Di Fiore Rita” di Borgetto.

Con la stipula del Contratto si è così pervenuti ad un significativo traguardo dell’azione amministrativa di “ripristino della violata legalità nelle trasformazioni del territorio castelvetranese, in special modo di quello costiero, e nella incisiva volontà di attuare le leggi dello Stato reprimendo le gravi e continuate violazioni edilizie che hanno sinora rovinosamente pregiudicato le valenze paesaggistiche ed artistiche dell’area, danneggiando l’intrapresa di interventi turistici capaci di accrescere la redditività locale”

Per procedere con le demolizioni, lo scorso anno, il Comune ha chiesto e ottenuto un prestito dal Fondo di rotazione nazionale per i comuni sciolti per infiltrazioni criminali, pari a tre milioni di euro. Le spese per le demolizioni, seppur anticipate all’Ente, saranno comunque addebitate ai proprietari.

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