Pecorino siciliano Dop ma, soprattutto, Vastedda del Belìce. Poggioreale da ieri è stata inserita tra le città del formaggio 2025. Il riconoscimento è stato assegnato dall’Onaf, l’organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggi che dal 2020 hanno creato la rete delle città del formaggio Onaf. Come già successo per 31 Comuni, Poggioreale è stato scelto come centro simbolo del panorama dei formaggi italiani, testimoni di una tradizione casearia identitaria, alfieri di una cultura gastronomica secolare, custodi di una economia sostenibile e fortemente legata alla natura e alla produzione casearia. Ieri nel teatro comunale di Poggioreale si è riunita la delegazione siciliana Onaf che ha consegnato al Comune la targa da apporre all’ingresso del paese.

A farsi promotore per candidare il paese a questo riconoscimento è stato Lorenzo Pagliaroli, ex sindaco e oggi mastro casaro. Lui ha scelto di restare in Sicilia e oggi alleva bufale e produce mozzarella di bufala in una terra poco vocata a questo. Durante la cerimonia, alla quale ha preso parte anche il sindaco Carmelo Palermo, è stato assegnato il premio “Trinacria d’oro” per il pecorino dop: primo gradino sul podio all’azienda “Ferranti” di Santo Stefano di Quisquina, secondo posto a “Feudo Pollichino” di Contessa Entellina e terzo posto all’azienda Presti di Santo Stefano di Quisquina.

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