Torna dopo parecchi anni di assenza nel nostro territorio, la sagra della Sardina di Selinunte. Questa tipica sardina è una peculiarità della pesca artigianale della marineria di Selinunte, infatti essa avviene ancora oggi con tecniche antiche. I pescatori escono all’imbrunire, col mare calmo nel periodo che va da aprile ad agosto e calano le reti di posta così detta “tratta”, che una volta era di cotone ed oggi in nylon, sbarrando il percorso delle sardine con le maglie molto fitte adatte alla sola cattura delle sardine più grosse.
Una tradizione di Marinella che ritorna grazie all’impegno dell’Associazione “Pensiamoci Noi” composta da pescatori, commercianti locali e anche liberi cittadini. Oggi, venerdì 30 agosto a partire dalle 18:00 allo scalo di bruca nella prima parte del molo, i pescatori spiegheranno ai presenti le tecniche utilizzate per produrre gli spiedi in cui verranno infilzate le sardine per poi procedere alla loro cottura, attraverso la collocazione di queste, in appositi binari.
Si procederà all’accensione del fuoco e le persone potranno così vivere da vicino, ogni momento della preparazione del tradizionale spiedino di sarde di Selinunte, una tradizione lunga secoli, che porta dietro, il minuzioso lavoro dei pescatori, nella lavorazione di un pesce azzurro semplice ma ricercato, la zona di pesca della Sardina di Selinunte è quella del Canale di Sicilia.
Durante la serata saranno assicurate almeno 400 kg di sardine, la sagra procederà con la distribuzione dei piattini con le sarde in vari punti dello scalo, inoltre è previsto anche intrattenimento musicale per una festa piena di tradizione. Non ci rimane che augure a tutti buon appetito
AUTORE. Patrizia Vivona