Mio nonno lavorò tutta una vita tra i fumi, la terra e il calore della fonderia. Dal suo sacrificio e dalla sua spiccata abilita’ tipica dell’artigiano italiano riusci’ a mantenere piu’ che degnamente due famiglie.
Finì i suoi giorni con una pensione di novecentomila lire ogni due mesi dopo aver versato milioni nelle casse dello stato. Dal sacrificio di molti come lui l’Italia creo’ la propria spina dorsale basata sulla piccola e media impresa (ormai in ginocchio). Il debito non era nella mentalita’ di mio nonno. Chissa’ come avrebbe commentato quello pubblico non lontano dai duemila miliardi di euro con interessi annui pari ad una finanziaria media. Chissa’ come avrebbe commentato una manovra che prevede tagli alle famiglie e sacrifici per tutti, contro una classe politica che non riesce neanche a rinunciare alla bella tagliata di chianina. Pensioni che vanno da 3.108 euro lordi al mese per un deputato o un senatore eletto per una sola legislatura fino a 9.000 euro mensili con 3 legislature.
Il politico in Italia e’ uno status symbol che ostenta e pretende privilegi e ricchezza e che piu’ che mai non rinuncia alle comodita’ nonostante il piano di austerity. Sacrifici per tutti ma non per loro, vera e propria elite di parolai. Il Presidente della Repubblica mi ha sconcertato definendo la manovra un “miracolo”! Ma miracolo di che? Una famiglia media potrebbe essere tassata nei prossimi due anni mille euro in piu’ in un paese dove l’ISTAT rileva per tre milioni di persone un indice di poverta’ assoluta. “In particolare, fa notare l’Istituto, nel Mezzogiorno l’incidenza di povertà relativa cresce dal 36,7% del 2009 al 47,3% del 2010 tra le famiglie con tre o più figli minori. Quindi, quasi la metà di questi nuclei vive in povertà relativa” (fonte corriere della sera). Miracolo chi sopravvive! Senza un piano di sviluppo economico le famiglie verranno colpite nei prossimi anni da manovre da 70, 78, 48 miliardi di euro (solo per stabilizzare il debito pubblico!!) senza che in questo Stato italiano vi sia previsto un minimo di aiuti, incentivi o agevolazioni. In UK ad esempio esiste il children and tax credits uno schema che ridistribuisce soldi (con cadenza settimanale e mensile) alle famiglie specialmente quella con bambini. Non e’ molto ma, per quanto mi riguarda, mi permette di arrotondare lo stipendio e andare a volte in campeggio il fine settimana con i miei figli.
In Italia da anni la crescita è pari a zero e le politiche nazionali ormai riguardano solo la salvaguardia del Premier e dei vari probiviri di tutti gli schieramenti. La Confindustria un’altra lobby. I Sindacati, ormai “accattoni” borghesizzati. Gentaglia, alcuni, che non si pone il problema di vestire un’altra casacca se questo risulta in un mantenimento/miglioramento del loro standard di vita parassitaria come Antonio Razzi ex IDV passato anzi teletrasportato nel gruppo dei “Responsabili”. Parassiti e furfanti che con un emendamento sono riusciti a legare la loro indennita’ (unici stipendi non toccati dalla finanziaria) al Pil del Paese che tradotto significa che piu’ l’italiano lavorera’ sodo piu’ cresceranno gli stipendi dei parlamentari (fonte il giornale).
L’inefficenza di una classe politica che, figlia di quella degli anni 80 non fa altro che rubare e delinquere a braccetto con la criminalita’ organizzata piu’ forte a livello mondiale e che con essa ha messo in ginocchio un paese di grandi e abili lavoratori. Ma perche’ i militari invece che in Afghanistan non li mandano a presidiare Scampia o i lavori della Salerno Reggio Calabria? Perche’ non s’impiegano i quarantasette miliardi di euro (se tutto va bene) dell’inutile TAV (cantiere fermo e Fabbrica di San Pietro) a favore di un vero e utile rialancio economico basato sulla ricerca? Piu’ che sul Titanic mi sento al circo; noi spettatori e spettattori di uno show di vergognosa fattura.
AUTORE. Giuseppe Ingoglia
Da una parte c’è una italia cosciente e consapevole di cio’ che è stato e di ciò che è e di cio’che sarà,d’altro canto c’è una altra “grande italia”dormiente o per mancate qualità intellettive o per semplice menefreghismo e/o addirittura incarnano lo spirito tipico meridionalista secondo cui “io speriamo che me la cavo”.I politici caro giuseppe ,i sindacati e tutti quelli che “MAGNANO E MAGNANO”sono lì,perche il dolce far niente nè per te nè per gli altri regna ormai da tempo nei nostri cuori e nelle nostre menti.La gente in generale ,è ammaliata da qualche forma di sortilegio “malefico”che li spinge sempre di più verso un mondo ONIRICO sempre piu difficile da controllare. Sono fortemente convinto che ancora, c’è la possibilità di uscire fuori da questo nefasto futuro e situazione drammatica basta …..semplicemente volerlo .!!!Insomma darsi da fare sia con le mani, che con la mente.Inoltre non dobbiamo non permettere ai nostri politici di fare quello che vogliono o perlomeno scegliere persone giuste per guidare il paese ma dove sono?CHI SONO? La politica è inefficiente, come fai notare tu e come del resto è risaputo,pensano solo a se stessi e non pensano ai cittadini .Ha, se solo il popolo spingesse i politici in una certa direzione piuttosto che il contrario ,le cose veramente cambierebbero!! “IL POPOLO SOVRANO” dicono alcuni!!Grande cazzata!!! si diventa sovrani quando ti spendi per il tuo paese,quando fai le cose per gli altri,come tuo nonno come il mio papa’che …..la loro famiglia prima di tutto.Preciso preciso come i nostri governanti,prima mangiano e si abbuffano loro, come gli “animali ” ,poi le briciole se restano a te ,ma nel frattempo frustate …..perche intanto devi tirare tu il carro.La povertà effettiva è in rialzo lo sappiamo, ma è piu proccupante la povertà relativa ,che ,se va avanti cosi anche propietari terrieri, di case, negozi,piccole aziende etc etc.saranno più poveri dei poveri e inoltre con tantissimi debiti.L’alternativa quale protrebbe essere?Sinceramente non lo so ma,se chi guida dà l’esempio e dice le cose come effettivamente stanno e tutti insieme facciamo la nostra parte allora il “fondo” non ancora toccato può aspettare ,invece se l’apatia il disinteresse verso ogni cosa,l’egoismo,l’incuria per tutto e per tutti continua ad essere preponderante in noi…..BOOMMM!!!!!! saluti mario signorello
concordo pienamente con giuseppe ingoglia
Di tutta la manovra il taglio ai costi della politica e’ veramente poco e’ si e persa la grande occasione di abolire le Provincie.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che la casta non si tocca.
Difficile cambiare le cose se non si cambia mentalita’, penso che i giovani si debbano organizzare per riapproriarsi del loro futuro-
L’imprenditoria è ostacolata come in nessun altro Paese europeo. Essere imprenditori in Italia è un atto di puro eroismo. Tra lacci e lacciuoli, imposizioni, trappole giuridiche e fiscali, fare impresa soprattutto per i giovani, è come mettersi “le palle in mezzo all’uscio” . Proprio adesso sarebbe il momento di agevolare l’impresa soprattutto quella nuova, quella giovane, quella che porta idee e innovazione.
Questo sicuramente comporterà una espansione della richiesta di lavoro dipendente, sicuramente specializzato e più evoluto (con tutto il rispetto per il lavoro in catena di montaggio, per carità) ma è il nostro futuro. Non ne esiste un altro. Altrimenti che futuro lavorativo e professionale diamo ai nostri ragazzi? Che speranza avranno? Cosa gli aspetta?
Siamo imbracati e imbrigliati nel nostro sistema di veti e controveti, di interessi contrapposti o condivisi. Abbiamo un debito pubblico da capogiro, una disoccupazione potenziale da rivoluzione sociale.
E i nostri ragazzi escono dalle scuole pensando che valga la penna vivere solo di presente. Non possono uscire di casa per farsi una famiglia, non hanno prospettive future se non nuvoloni neri di recessione e povertà culturale. Niente figli i figli costano! Niente matrimoni, i matrimoni costano. Niente sogni, i sogni costano! Niente futuro, il futuro costa!
Niente lavoro! Il lavoro costa! Stiamo uccidendo la speranza.
saluti leo caraccioli