Sarebbero circa una ventina i cani uccisi a Santa Ninfa, nella notte tra sabato 22 e domenica 23 settembre. Decine e decine di polpette avvelenate, disseminate in varie zone della città.

Qualcuno ha provveduto a portar via gli animali morti, con particolare efficienza. Ma molte polpette sono rimaste a terra, provocando la morte di altri cani. Difficile dire chi possa essere l’autore dell’ignobile gesto, anche se il numero di polpette e l’area relativamente estesa in cui queste sono state posizionate, potrebbero far pensare anche all’azione di più persone.

È come se qualcuno, a Santa Ninfa, si fosse preso la briga di togliere i cani dalla strada facendo una strage.

Il comune della città ha da tempo una convenzione con l’Asp per la sterilizzazione dei randagi. In sostanza l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere a proprie spese alla cattura degli animali da sterilizzare, inviandoli alla Cittadella della Salute di Trapani.

Lì, dovrebbero essere sterilizzati e microchippati per poi, in base a quello che prevede la legge, essere reinseriti nel territorio come cani sprovvisti di proprietario o come cani di quartiere. In questo modo si ridurrebbero le concentrazioni attorno alla femmina in calore, con le relative lotte per l’accoppiamento.

Ma se proprio queste lotte fossero state alla base di una “scelta” così criminale e vigliacca, allora non si può fare a meno di chiedersi fino a che punto la convenzione con l’Asp abbia funzionato.E’ una di quelle convenzioni che si rinnovano di volta in volta e il servizio “sarebbe” assicurato (le virgolette sono d’obbligo, visti i risultati) fino a tutto il 2013.

Il Comune dovrebbe spendere circa 50 euro per ciascuna sterilizzazione, sostenendo anche i costi degli accalappiamenti e dei viaggi di andata e ritorno a Trapani. Chissà, quanti cani abbiano davvero fatto questo viaggio di ritorno.Chissà se non sia arrivato il momento di cominciare a capire come stiano davvero le cose.A chi ha messo le polpette avvelenate non importa quanto possa essere dolorosa e atroce la morte per avvelenamento.Publio Ovidio Nasone diceva che “la crudeltà verso gli animali è il tirocinio della crudeltà contro gli uomini”.

Ecco perché ciò che è accaduto non riguarda soltanto gli animalisti.

Egidio Morici
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