È storia di ogni anno quella che si verifica con le piogge nella strada chiamata di la Chiuvidda che costeggia l’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” sul territorio di Castelvetrano. A denunciarlo sono gli agricoltori proprietari dei fondi agricoli vicini che, alle prime piogge, si ritrovano la strada ridotta a un letto di fiume e impraticabile coi mezzi agricoli. L’acqua, infatti, trascina tufina e terra e riduce la sede stradale con pietre e il terreno disconesso. «Siamo avviliti, soprattutto perché in questo periodo di raccolte olive ci troviamo in serie difficoltà nel passare coi trattori pieni di casse di olive», dice Mimmo Stallone. Ma c’è di più. Perché l’acqua che scorre lungo la strada (non urbanizzata) si infila anche nei terreni privati creando danni agli appezzamenti di ulivi. «Spendo centinaia di euro ogni volta per rimettere apposto il mio terreno. Quando qualcuno potrà interessarsi di questa strada?», s’interroga Stallone.
AUTORE. Redazione