Una soluzione definita «non praticabile». Un progetto che, per il consiglio comunale di Campobello di Mazara, non è sostenibile. Il massimo consesso civico si schiera contro il progetto che il Libero Consorzio provinciale di Trapani ha pensato per la bretella lastricata che conduce dalla strada provinciale 51 verso l’area archeologica delle Cave di Cusa. Da mesi l’ufficio tecnico del Libero Consorzio lavora a un progetto di rifacimento della strada che fu realizzata con lastre di pietra che rendono dannoso il passaggio di auto e bus, mettendo a rischio pneumatici e sospensioni meccaniche. Un limite – come hanno più volte ribadito autisti di autobus turistici – che ha fatto registrare una diminuzione di visitatori anche al sito archeologico delle Cave di Cusa. I primi a protestare per il progetto sono stati i soci del Club Unesco di Castelvetrano che hanno scritto al Libero Consorzio, alla Soprintendenza di Trapani e all’Assessore regionale all’identità culturale. Ma hanno ottenuto picchè e il Libero Consorzio è andato avanti nell’iter. Ora la presa di posizione del consiglio comunale. La mozione, presentata da alcuni consiglieri di maggioranza, è passata con 10 voti favorevoli, 2 gli astenuti. Quello che si chiede al sindaco Giuseppe Castiglione è di sollecitare ulteriormente il Libero Consorzio per una «diversa soluzione progettuale».

Ma cosa prevede il progetto esecutivo che il Libero Consorzio provinciale sta portando avanti per un importo di 390 mila euro? Nero su bianco, i tecnici vogliono praticare due intagli sulla sede lastricata per la larghezza del passaggio degli pneumatici di auto e cementificarli. Due linee dritte che consentirebbero il solo passaggio di un’auto. I bus turistici, invece, dovrebbero continuare a passare sulle lastre di pietra.

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