“Grillini con tante idee e pochi voti”…
“Beppe Grillo travolto dalla marea del centrodestra”…
“La corsa al voto e la presenza di candidati locali hanno stroncato ogni velleità elettorale”…
Questi alcuni stralci di un articolo apparso un anno fa su “Quarto Potere”, un periodico della provincia di Trapani, dopo le regionali in Sicilia. Sonia non aveva superato lo sbarramento, anche se ebbe 70.000 voti dopo una campagna elettorale estemporanea, con pochissimi fondi e snobbata dai media ufficiali.
Oggi però, a circa un anno di distanza, Sonia è eurodeputata come indipendente nell’Italia dei Valori, con 160.000 voti su tutto il territorio nazionale. I nostri politici siciliani avrebbero non poche difficoltà a presentarsi in circoscrizioni diverse. Le macchine elettorali locali sono tante, ma rimarrebero in panne appena passato lo stretto.
Quella di Sonia è una rivincita assoluta. E con un curriculum debolissimo, privo di quelle credenziali ormai così diffuse, che popolano i certificati penali di molti personaggi politici: nemmeno un favoreggiamento, una piccola truffa allo stato, niente.
E allora, se un anno fa le idee c’erano ma mancavano i voti, adesso ci sono anche quelli. E tutti liberi.
Oggi, alla luce di questi risultati, le certezze di Quarto Potere fanno sorridere.
Così come fa sorridere l’assioma secondo cui sarebbe stato Beppe Grillo a scegliere le candidature e a scrivere l’agenda del suo movimento, catapultandola poi “sui suoi fedellisimi”.
Ma quando mai? Io c’ero quando si discuteva sull’opportunità della candidatura di Sonia alle regionali del 2008, così come ho seguito le discussioni sulla sua candidatura nell’Italia dei Valori, dopo l’apertura di Di Pietro alla società civile e posso assicurare che Beppe Grillo in quel momento si stava occupando d’altro. Certo, la candidatura di Sonia è stata una gradita sorpresa anche per lui.
Ma pazienza, l’immagine del capo e dei suoi fedelissimi è una percezione che caratterizza da tempo la struttura partitica locale (chissa perchè?). Invece qui ci troviamo di fronte ad un cambiamento che viene davvero dal basso.
Una forza che viene dall’informazione. Perchè forse è tutto lì, nell’informazione, la chiave di volta.
Ma se questa viene confusa con la propaganda, i cittadini non sono più in grado di scegliere.
E allora se chi cerca di fare informazione nel proprio piccolo, si sente rappresentato da persone per bene come Sonia o Rita Borsellino, rischia di essere considerato fazioso, schierato,
di avere chissà quali interessi nascosti. Ma che dire di quei giornalisti iscritti all’albo che scrivono sui quotidiani e contemporaneamente sono portavoce di uomini politici in vista? Quanti ce ne sono? Sono davvero liberi di scrivere ciò che vogliono senza interferenze di partito?
Io so soltanto che senza passaggi televisivi, senza giornali, senza interviste, ma con la Rete e gli sforzi dei ragazzi dei Meetup, Sonia ce l’ha fatta. E’ al Parlamento Europeo.
E’ arrivata terza a livello nazionale come indipendente nell’Italia dei Valori.
Un altro tassello che si aggiunge, un’altra persona per bene all’interno delle istituzioni, insieme ai trenta “virus” piazzatisi in una trentina di consigli comunali in Italia, da Livorno a Brindisi, da Caltanissetta a Ferrara, contro gli inceneritori, i rigassificatori, l’urbanizazione cementificata e tutte quelle cose che non hanno fatto altro che portarci indietro verso una progressiva involuzione.
Non posso nascondere la mia soddisfazione e mi viene da sorridere leggendo le ipotesi di “Quarto Potere” di un anno fa:
“Morici ha fatto di tutto per essere presente nel confronto cittadino. Nel blog delle 500 firme si parla di tematiche ambientali, della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti con la società d’ambito “Belice Ambiente” e dello scontro frontale ed istituzionale tra la Provincia regionale ed il Comune di Castelvetrano sugli ombrelloni piazzati dagli albergatori in una parte dell’area protetta. Argomenti che hanno interessato l’opinione pubblica e che i Grillini potrebbero utilizzare per nuove battaglie sociali e di riscatto morale del territorio”.
Egidio Morici
www.500firme.it
BENISSIMO…SONO CONTENTO…ORA L'AMU A VIRIRI STI SCECCHI CURRIRI!!!!!!
Sono completamente d'accordo con te quando ti riferisci agli operatori dell'informazione (si fa per dire) di questa provincia e a quelli di Quarto Potere in modo particolare.
Con una sostanziale differenza.
Tu, bontà tua, li definisci “giornalisti iscritti all'albo” perché non sai forse che queste mezze calzette dell'informazione (io così li definisco) sono semplicemente iscritti all'albo dei pubblicisti, la cui iscrizione è di una semplicità assoluta, agevolata dal fatto di essere stati, per così dire, “assunti” da qualche foglio locale facente capo sempre al potente di turno.
Sono annidati in tutti gli uffici stampa dei nostri comuni senza avere superato un concorso, sono portavoce di uomini politici e deputati e costituiscono una sorta di lobby favorendosi vicendevolmente contribuendo così all'avvilente spettacolo della disinformatja locale.
Fin quando ci saranno persone come Rita Borsellino, Sonia Alfano, Rosario Crocetta e tanti altri che non ci stanno a farsi inglobare da questo sistema così corrotto, Mi sa che li scecchi chi hannu a curriri sono i soliti personaggi impresentabili, votati da una massa ignorante e manipolata. La gente per bene che va in politica non è fatta per correre sulla pista inventata dai manigoldi. E' evidente che una Sicilia che premia gente come Dell'Utri, Cuffaro e company, o non è informata oppure si fa prendere per il c..o. In ogni caso, come dice Giuseppe, sempre con l'appoggio dei finti giornalisti.
Alessandro: Sonia Alfano con gente come Rita Borsellino non c’entrano nulla.
Sonia Alfano, in una puntata di exit, si dava del tu con Cuffaro…la Borsellino, certa gente, non l’ha mai vista in vita sua.
Gli elettori lo sanno e di fatti non è un caso che la Borsellino sia stata la più votata in assoluto dopo Silvio Berlusconi. La Alfano è stata eletta solo grazie alle rinunce di De Magistris e Di Pietro ovvero senza la candidatura plurima su tutte le circoscrizione, se si fosse ritrovata dietro a De Magistris o Di Pietro sarebbe rimasta a casuccia.
La Borsellino è stata candidata in una sola circoscrizione e l’hanno votata in massa.
Caro Luigi,
il fatto di darsi del tu con Cuffaro non mi sembra una cosa grave. Non mi risulta che tra la Alfano e Cuffaro ci sia alcun tipo di rapporto. Inoltre Cuffaro non fa certo parte della corrente politica cui appartiene Sonia Alfano. Darsi del tu non significa condividere idee o situazioni. Come d’altra parte far parte del partito democratico non vuol dire condividere in toto le idee del partito. Anche la Borsellino si da del tu con gente come la Finocchiaro o Salvo Andò, ma non credo che voglia dire chessà che cosa. E poi, permettimi Luigi, non mi pare che possa avere granchè senso questa “gara” tra la Alfano e la Borsellino. Al di là delle loro scelte politiche, sono persone che si sono sempre stimate a vicenda. E’ evidente che la popolarità della Borsellino non può essere paragonata con quella di Sonia Alfano, ma questi paragoni in stile calcistico, non capisco a che cosa possano servire. Poi se vuoi lasciare intendere che Sonia Alfano sia d’accordo con Cuffaro, solo perchè si sono dati del tu… beh… allora vuol dire che sei poco informato.
Saluti
Paola, se tu non conosci una persona non gli dai del tu. La Borsellino e Cuffaro non solo non si danno del tu ma non si sono mai parlati.
E’ lo stesso Cuffaro a spiegare ad exit che la Alfano fino a pochi giorni prima stava in fila dietro la sua porta per potergli parlare.
Niente di male, certo, era il presidente della regione. Noto però una certa incoerenza tra ciò che si professa in pubblico e ciò che si fa in privato. Te la ricordi la puntata di annozero durante la quale fecero vedere delle vittime di mafia, a Palermo, che protestavano perchè volevano gli stessi soldi che davano alle vittime del terrorismo? Arrivò Cuffaro e la Alfano lo baciò. Non so tu che ne pensi ma io non mi sognerei mai di baciare Cuffaro, nè di sedergli accanto,nè di parlare con lui. Davanti ai soldi però non si guarda in faccia nessuno e quelle che prima erano persone che rappresentavano il “male assoluto” diventano persone stimabili, addirittura da baciare nel momento in cui ci si rende conto che tengono i cordoni della borsa.
Che la Borsellino e la Alfano si stimino è una falsità assoluta. Sei mai andata a sentire la Alfano che parla della Borsellino? Gliene dice di tutti i colori mentre la Borsellino non mi risulta che si sia occupata molto spesso di parlare della Alfano. Anche se è ovvio che anche lei non nutra tutta questa grande stima per l’Alfano.
ciao