Il suo tour in Sicilia l’ha voluto iniziare proprio dalla diga Trinità di Castelvetrano: «Quello che succede qui è scandaloso: non si dà l’acqua agli agricoltori che, invece, si butta a mare». L’onorevole Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, è rimasto sorpreso quando ha saputo della gestione di questo invaso che serve il comprensorio del Trapanese. Proprio sulla strada sopra la paratia della diga Bonelli (accompagnato dai responsabili siciliani e provinciali dei Verdi, Antonella Ingianni e Mattia Filippi) ha incontrato il presidente delle cantine “Colomba bianca” Dino Taschetta e si è reso conto di cosa sta succedendo nel comparto agricolo in questo periodo di siccità. Acqua che viene erogata dai consorzi di bonifica col contagocce e le colture che soffrono. «Il Governo nazionale ha altre priorità come il ponte sullo Stretto e intanto l’agricoltura in Sicilia è in ginocchio – ha detto Bonelli – inviterò la premier Giorgio Meloni a farsi un giro con me nell’isola per rendersi conto della disastrosa situazione».

L’onorevole Bonelli ha preannunciato un’interrogazione parlamentare al ministro Matteo Salvini. «C’è una chiara non volontà a “normalizzare” la questione dell’acqua in Sicilia, dove il 51,6% di quella potabile si perde per le infrastrutture colabrodo e si alimenta così il mercato delle autobotti», ha detto Bonelli. Dal canto suo Dino Taschetta ha lanciato il grido d’allarme del comparto: «È già al collasso e il mondo cooperativistico rischia il default». Gli agricoltori che irrigano con l’acqua fornita dai consorzi di bonifica, possono richiedere poche quantità e, spesso, a singhiozzo per via dei guasti alle condotte. «Si parla di ponte sullo Stretto ma, intanto, manca l’acqua da bere – dice Taschetta – la situazione è disastrosa e quest’anno avremo una vendemmia simile a quella del 2023. Come cooperativa ammasseremo solamente circa 300.000 quintali d’uva».

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