«Il nostro obiettivo è quello di evitare che si ricreino sacche di degrado come quello dell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte”». Lo ha detto il Prefetto di Trapani Filippina Cocuzza a quasi una settimana dall’operazione di sgombero disposta proprio dalla Prefettura. «A oggi – ha aggiunto – c’è predisposto un servizio di controllo da parte delle Forze dell’ordine che vigilano sia sull’area dell’ex cementificio che nel campo dell’ex oleificio “Fontane d’oro” per garantire il non ricrearsi di condizioni di degrado». Il prefetto ha puntualizzato che «l’intervento di sgombero è avvenuto al termine di un lungo lavoro durato 2 anni con 34 riunioni svolte».
«La prefettura – ha osservato – prosegue anche l’attività di verifica e di consulenza dell’ufficio provinciale del lavoro e dell’Ebat che hanno già fatto accesso con propri rappresentanti all’interno del campo presso l’ex oleificio “Fontane d’oro” al fine di contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e del caporalato». La Prefettura sta anche garantendo la fornitura agli ospiti di pasti quotidiani, «anche al fine di impedire l’allestimento di cucine abusive con l’accensione di fuochi pericolosi e problematiche di carattere igienico-sanitario», ha concluso il Prefetto.