Presso la prestigiosa Miami Beach Cinematheque si terrà dal 12 al 19 Aprile l’edizione 2009 del Sicilian Film Festival, che promuove, oltreoceano, la cultura ed il cinema siciliano, non mancando di offrire attrattive e sorprese, ma “rendendo soprattutto omaggio ai siciliani o oriundi siciliani che abbiano fatto parte della storia del cinema mondiale; naturalmente anche i non siciliani possono aspirare ad un riconoscimento nell’ambito del Sicilian Film Festival”, come precisa il suo creatore Emanuele Viscuso.
Italia chiama Italia ricorda che, alla sua seconda edizione, il sindaco di Miami Beach aveva ufficialmente proclamato un Sicilian Film Festival Day, donando le chiavi della città al suo creatore, nonché Presidente, Emanuele Viscuso, 56 anni, famoso artista palermitano, residente a Miami, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina per la Florida, esperto in programmi di ristorazione aziendale e di filosofia della nutrizione all’Italian Culinary Institute di New York che, promotore a tutto campo della cultura siciliana, ha già creato direttamente in Sicilia anche il Festival Internazionale di Musica d’Organo nelle Chiese dello Storico Principato di Castelbuono (F.I.M.O.), la cui prima edizione ha riscosso un enorme successo di pubblico e di consensi.
Il Presidente Viscuso ha inteso confermare, quindi, la direzione artistica a Diego Cannizzaro anche per la seconda edizione del FIMO dall’8 al 14 settembre 2009.
Quest’anno l’attore Franco Nero ha deciso di ritornare al Sicilian Film Festival, nel corso del quale verrà proiettato il suo film Diceria dell’untore tratto dal romanzo di Bufalino. Franco Nero ha girato il film a fianco della moglie, Vanessa Redgrave.
Il Sicilian Film Festival ha il merito di avere, per la prima volta, evidenziato in tutto il mondo l’esistenza di un vero e proprio “cinema siciliano”, nonchè la sua internazionalità. Numerosissimi i film giunti per le selezioni da parte di produzioni italiane e straniere. La MGM, ad esempio, ha inviato da Hollywood il celebre film, Vestito per uccidere, di Brian De Palma, prodotto dal siciliano George Litto, cui il festival dedicherà un incontro, per raccontare la sua fortunata ed importante carriera.
Nella sezione competitiva saranno proiettati alcuni film di sicuro richiamo : La Siciliana Ribelle, di Marco Amenta, in contemporanea con la sua uscita nelle sale italiane; vi sarà poi iI Vicere’, trasposizione del romanzo omonimo di Federico De Roberto ad opera di Roberto Faenza; Cover Boy di Carmine Amoroso, il film italiano più premiato ai festival internazionali, prodotto da Augusto Allegra, che terrà anche una conferenza sulla produzione cinematografica siciliana; ma anche pellicole di giovani autori siciliani, come Lisa Romano (Se chiudi gli occhi). Numerosi ed interessanti i documentari, alcuni presentati da Gambero rosso, sulla tradizione culinaria, tra cui Street food, uno dedicato al Principe Alliata ed ancora Il mare come il vino di Luigi Valente sulla tonnara di Favignana; altri ancora sulla Sicilia di Vincenzo Consolo e su varie feste e celebrazioni in terra di Sicilia, con riprese a Palermo, Trapani, Selinunte, Marsala, Ustica, Sant’angelo Muxaro, San Biagio Platani, Prizzi, Terrrasini, Cinisi, San Martino delle Scale, Etna, Acitrezza, Siracusa, Vara ed altri affascinanti luoghi di questa meravigliosa isola.
Anche quest’anno La Sicilia di Montalbano sarà uno degli eventi speciali (con la collaborazione di Antonio Bruni, responsabile RAI per i festival internazionali), che per la seconda volta porterà al pubblico americano la nuova serie della fiction televisiva interpretata da Luca Zingaretti dal titolo La Luna di Carta e tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.
Una giuria internazionale assegnerà, nell’ambito dei lungometraggi, un premio al miglior film, alla migliore regia, ai migliori interpreti ed al miglior contributo tecnico; sono previste una o due menzioni speciali per i cortometraggi che, firmati da alcuni giovani autori, sono giunti numerosi a dimostrare la vitalità e il futuro del cinema siciliano; inoltre Il Sicilian Film Festival presenterà, in esclusiva, i sei cortometraggi finalisti della sezione corti siciliani del Festival di Taormina, diretto da Deborah Young.
A completare il cartellone, feste e cocktail, conferenze stampa, tavole rotonde, lezioni, concerti, eventi gastronomici ed altro.
Il Sicilian Film Festival – di cui è Presidente lo scultore Emanuele Viscuso, mentre direttore artistico è Salvo Bitonti, regista teatrale e cinematografico e docente di Storia del Cinema e Regia a Torino – sta facendo conoscere ed apprezzare la Sicilia in tutto il mondo; a Tegucigalpa, Honduras, ad esempio, col supporto dell’Ambasciata Italiana si realizzerà un evento dedicato al Festival in cui verranno proiettati il film Lettere dalla Sicilia di Manuel Giliberti, il cortometraggio Fedra di Salvo Bitonti ed il documentario Storie di Sicilia di Sasà Salvaggio, già premiati in altre edizioni del festival.
Tra le altre iniziative allo studio, vi è anche un Sicilian Film Festival Web TV che, fin dalla prossima edizione, dovrebbe essere presente con le sue telecamere.
Camillo Giulia
per “Italia chiama Italia”
Emanuele Viscuso è un artista di origini napoletane che ormai vive da molto tempo in Florida.
ecco il suo sito personale. http://www.viscuso.com
Incredibile una cosa cosi' bella all'estero sulla Sicilia. E chi se l'aspettava? Come mai da una ricerca sul web trovo quasi 4000 citazioni su questo festival e non ne ho mai letto su nessun giornale o rivista italiani? Forse i media hanno qualche interesse a considerare la Sicilia prevalentemente solo in riguardo a temi di malaffare e non altrettanto per la sua storia e cultura? Evviva gli americani allora! Ma Viscuso e' Italiano o americano? Di dovunque sia: congratulazioni per questo “Testo Unico” sulla cinematografia siciliana!
Caro Flavio,
non sono napoletano ma siciliano, sicilianissimo. Di Palermo. Ma ho vissuto molto fuori a Napoli, Milano ed ora Miami. Questo puo' generare confusione. Vedo persino che qualcuno come il signor Elio, che ha scritto il primo commento, si domanda se sia siculoamericano come Frank Sinatra o cosa sia. Qualcuno come Lei ha pensato che io fossi di Napoli, citta' che adoro avendovi vissuto molti anni ed assendomici laureato, ma devo contraddirLa. Pero' per me l'Italia e' un paese unico al mondo proprio grazie alla sua eterogeneita'. Ed il sud Italia e' stato tutt'uno in almeno due occasioni storiche: la Magna Grecia ed il Regno delle Due Sicilie. Per quello nel Sicilian Film Festival c'e' una speciale sezione dedicata a tutto il sud Italia.
A proposito del commento del signor Elio, devo dire che la stampa siciliana, ma solo quella, di e' occupata varie volte del SFF anche se avrebbe potuto fae di piu'. Degli articoli pubblicati sono visibili al link http://www.sicilianfilmfestival.com/2008/articles.html ma comunque Elio ha essenzialmente ragione: i giornali e le riviste italiane non si sono mai veramente occupate del SFF malgrado esso sia un evento italiano internazionale dall'importanza ormai universalmente riconosciuta. Mi hanno detto pero' che Simona Ventura circa un mese fa ha parlato del festival in televisione.
Ringrazio tutti quelli che amano il Sicilian Film Festival e li invito ad iscriversi al sito lasciando la propria email per ricevere aggiornamenti. Grazie ancora a tutti per l'articolo e i commenti.
Emanuele Viscuso