Si è svolta ieri la suggestiva passeggiata patrimoniale nell’Acropoli per godere dello spettacolo del tramonto. Il Parco archeologico di Selinunte Cave di Cusa e Pantelleria ha aderito infatti alle Giornate Europee del Patrimonio tra visite guidate, letture, performance teatrali e valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio, Vino, Grani antichi e Pane nero. Centinaia di spettatori hanno potuto vivere da vicino il nuovo percorso esperenziale fortemente voluto dal neo direttore Bernardo Agrò, immergendosi, tra natura e paesaggio, in uno dei siti archeologici più belli al mondo. Ad accompagnare i visitatori gli attori della compagnia Laros di Gino Caudai che hanno scandito le tappe del percorso con alcuni brani della tragedia di Seneca che sarebbe poi andato in scena, con la traduzione e la drammaturgia di Fabrizio Sinisi e la regia di Alessandro Machìa.
Al momento del tramonto, presso la Casa del Viaggiatore è stato allestito un aperitivo, con la collaborazione dell’azienda Settesoli e del panificio Barresi di Castelvetrano. Offerte agli ospiti, deliziose pagnotte di pane, realizzate con le farine del grano seminato e raccolto tra i templi greci di Selinunte.
La serata si è conclusa con la rappresentazione della tragedia di Seneca “Troiane”, sullo sfondo suggestivo delle colonne del tempio di Hera. Una passeggiata insolita che ha accompagnato i partecipanti ad una vera e propria rievocazione storica sotto le colonne imponenti del Parco. L’iniziativa lanciata nel 1985 dal Consiglio d’Europa e nel 1999 è diventata un’azione comune in collaborazione con l’Unione europea.
Il lungo applauso del pubblico ha suggellato il successo non solo dello spettacolo ma anche del format dell’evento, che ha visto la collaborazione del Club Unesco di Castelvetrano e dell’associazione “Rotta dei Fenici” e che il direttore Bernardo Agrò intende replicare anche nella prossima stagione estiva, con i percorsi all’alba e al tramonto e gli spettacoli classici nello scenario unico del parco Archeologico di Selinunte.
AUTORE. Patrizia Vivona