L’erogazione di un contributo di 65 mila euro al Comune di Partanna da parte del Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa, in questo ultimo week-end di agosto, ha scatenato l’ira del sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano. «L’ho appreso dalla stampa»ha detto il neo sindaco pentastellato, «come Comune di Castelvetrano non abbiamo mai chiesto fondi al Parco, perché sapevamo che il Parco avesse un bilancio molto magro». La notizia è finita per divampare una polemica alimentata da alcune fonti di informazione che, però, hanno mostrato di essere poco documentate.

Perché bastava sapere che il Castello Grifeo è inserito nel Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa, con Pantelleria e il Museo del Satiro, per neanche accendere il fiammifero. Questo, nero su bianco, è scritto nel decreto regionale del 19 aprile scorso (firmato dal Presidente Nello Musumeci) e nella successiva direttiva del Dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, che così chiarisce: «il Castello Grifeo che ospita al suo interno il Museo regionale della Preistoria è stato inglobato fra i beni nella disponibilità e nella gestione del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria così come il Museo del Satiro di Mazara del Vallo e le aree archeologiche di Pantelleria».

A fare chiarezza ci ha pensato il sindaco di Partanna, Nicola Catania, colui che ha presentato un progetto al Parco archeologico e ha ottenuto 65 mila euro (in due tranche, la prima di 30 e la seconda di 35). Il Parco ha finanziato la rassegna di teatro e musica “Castello Grifeo” (che si svolge dentro il Castello, in gestione al Parco), «che da 13 anni viene finanziata dagli entiche si sono succeduti nella gestione giuridica del Castello – spiega il sindaco – Assessorato, Soprintendenza, Polo Museale e ora il Parco».

È opportuno sapere (e far sapere) che l’impegno del Comune è continuo per il Castello. La manutenzione ordinaria e straordinaria viene assicurata dall’ente locale, il personale di servizio è del Comune, il ricavato della vendita del biglietto di ingresso al Castello (valido anche per la visita al Parco e alle Cave di Cusa di Campobello di Mazara) viene interamente versato alle casse dell’Ente Parco.

E ancora: il Comune di Partanna si impegna a contribuire, con proprie risorse stanziate in appositi capitoli di bilancio, al sostegno di interventi di valorizzazione della fruizione del Castello Grifeo, al rafforzamento del collegamento alle strutture monumentali del Parco nonché alle opere di manutenzione e per il decoro urbano delle aree archeologiche del proprio territorio.

Il sindaco di Castelvetrano, pubblicamente, ha ribadito che il Comune ha la necessità di almeno 100 mila euro per far diventare l’ex Collegio dei Minimi il Palazzo dei Musei. «Potremmo chiedere i fondi al Parco, mi pare una buona idea», ha detto il sindaco. Ma Alfano sa che l’ex Collegio dei Minimi non c’entra nulla con i beni in gestione del Parco?

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