Sono riprese all’alba di stamattina le ricerche di eventuali dispersi del naufragio dell’altro ieri notte sulla costa sabbiosa tra la foce del fiume Belìce e Porto Palo di Menfi. Sullo specchio d’acqua antistante dove si è arenata l’imbarcazione stanno sorvolando due elicotteri dell’Aeronautica militare e della Guardia Costiera, mentre in acqua perlustrano la zona un gommone della Guardia Costiera e due mezzi navali dei Vigili del fuoco che sono stati messi in acqua dal porto di Marinella di Selinunte.
Attualmente è prudente parlare di eventuali dispersi, perché dei 60 presunti migranti a bordo dell’imbarcazione solo in 36 sono stati rintracciati a terra tra Menfi e Castelvetrano; 5 sono le vittime. Che a bordo fossero 60 è un dato acquisito dalla testimonianza del superstite che ieri mattina ha chiesto aiuto al custode del ristorante “La Pineta”. Ma non c’è certezza sul numero esatto di quanto fossero su quell’imbarcazione partita da Mahdia. Se fossero davvero 60 mancano all’appello circa 19 persone, ma non sarebbe escluso che avrebbero raggiunto la spiaggia, incamminandosi verso i centri abitati.
A terra, intanto, l’area attorno all’imbarcazione che si è spiaggiata, è controllata sia dai Vigili del fuoco che carabinieri e uomini della Protezione civile. Alle ore 11,30 l’esito delle ricerche è stato negativo.
AUTORE. Max Firreri