salvalarte belice castelvetrano selinunteProsegue il viaggio di Salvalarte, la manifestazione organizzata dal Dipartimento ai Beni Culturali di Legambiente Sicilia, nella Valle del Belìce. Domani, giovedì 21 maggio, tappa a Castelvetrano.

Il programma: ore 17, stazione ferroviaria, manifestazione per il riutilizzo della linea ferrata a scartamento ridotto. In collaborazione con l’Associazione Treno D.O.C. L’incontro sarà tenuto nella sala del dopolavoro Ferroviario. Intervengono: Fabio Marineo, presidente associazione Treno D.O.C.; architetto Gaetano Brucoli; Gioacchino De Simone, presidente associazione per la cultura del tempo “Adaciu”; Alessandro La Grassa, presidente CRESM; Gianni Pompeo, sindaco di Castelvetrano; Giuseppe Taddeo, dirigente LL.PP. Comune di Castelvetrano; un rappresentante della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani e Girolamo Turano, presidente Provincia regionale di Trapani.

A conclusione sarà visitabile la mostra fotografica dedicata alla “Ferrovia a scartamento ridotto ieri e oggi”.

Dal 1886 iniziò lo sviluppo della rete ferroviaria a scartamento ridotto (S.R.), nata per collegare le zone più interne della Sicilia. Tale rete raggiunse lo sviluppo di 529 km. Nodo centrale fu Castelvetrano: qui confluivano la linea a S.R. da San Carlo, che collegava tutti i paesi del Belìce e proseguiva verso Agrigento, e la ferrovia che ancora oggi collega Palermo a Trapani.


Castelvetrano era la “porta” del Belìce, il collegamento tra entroterra e mare. Purtroppo la ferrovia del Belìce non si salvò dalla furia del terremoto e cessò il servizio il 15 gennaio 1968. L’ultima linea a S.R. ad essere chiusa fu la tratta da Castelvetrano a Ribera, il 31 dicembre 1985. La linea Castelvetrano-Foce del Belìce offre le caratteristiche che in Europa contraddistinguono le ferrovie turistiche: si sviluppa su un territorio di grande interesse paesaggistico-culturale (Parco archeologico di Selinunte, Riserva Naturale della Foce del Belìce); esistono ancora i rotabili originari, pietre miliari di archeologia industriale, e la stazione di Castelvetrano con il doppio scartamento è un caso unico in Italia.

Un enorme potenziale turistico-culturale rappresentativo delle Ferrovie Storiche Siciliane (FSS). Con tale acronimo TRENO D.O.C. identifica il patrimonio di rotabili storici, linee ferrate ed edifici ferroviari che hanno fatto parte, spesso caratterizzandolo come nel caso del Belìce, del paesaggio siciliano. TRENO D.O.C. ha elaborato un piano di recupero di tale patrimonio, su tre fasi:
1. preservazione e recupero dei rotabili a S.R. di Castelvetrano (premessa essenziale del progetto alla quale TRENO D.O.C. lavora da tempo con Trenitalia);
2. creazione a Castelvetrano del Museo delle Ferrovie Storiche Siciliane, pensato come installazione dinamica, con treni in movimento;
3. riapertura a fini turistici della linea a S.R. Castelvetrano-Selinunte-Foce del Belìce, per migliorare la fruibilità dei Beni culturali presenti sul territorio, diversificando l’attuale offerta turistica.

Teresa Campagna tel. 338-2116468
Alessandra Ferraro tel. 347-5011812

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