Verrà inaugurato sabato 17 ottobre alle 17 il Grande Cretto di Alberto Burri finalmente completato, a trent’anni dall’inizio dei lavori di realizzazione (1985-2015). Il cantiere di completamento si è chiuso a maggio, integrando i 66mila mq fino a raggiungere gli 86mila previsti nel progetto originario.
In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Burri (1915; cfr il Focus sull’artista allegato a «Il Giornale dell’Arte» di ottobre) la Regione Sicilia, il Comune di Gibellina e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presenteranno l’opera completata, mentre la seconda parte dei lavori già finanziata e in attesa di imminente inizio, prevede il restauro completo.
Annunciata anche la realizzazione di una sede per accogliere i visitatori, punto informazioni e insieme presidio per preservare l’opera, oltre che la realizzazione di un’adeguata segnaletica.
Gibellina si prepara a celebrare l’evento con una serie di appuntamenti, tra cui, per la prima edizione del «Cretto Earth Fest», AUDIOGHOST 68 (h. 20.00), un’installazione visiva e sonora partecipata (realizzata dal Comune di Gibellina grazie al contributo della multinazionale energetica E.ON ) appositamente concepita per il Grande Cretto dall’artista britannico Robert Del Naja, del gruppo musicale Massive Attack, e da Giancarlo Neri.
Tra le «vene» del Cretto mille attori-spettatori si muoveranno come lucciole percorrendo l’antico tracciato viario della cittadina distrutta dal terremoto, trasformata da Burri in opera d’arte, un grande spettacolo di luci e suoni diffusi da centinaia di piccole radio disseminate sulla sua superficie.
AUTORE. Redazione
Una colata di cemento che ha sepolto i ruderi di un paese, la sua antica civiltà, le anime dei suoi morti. . . che è costata miliardi e costa tuttora ai siciliani. . . me la volete ancora ritenere “Opera d’arte” ??? Se e a chi mai questo esteso e inutile blocco di cemento ha fatto vibrare le corde del cuore e dei sentimenti! Quale statica bellezza si puo’ cogliere alla vista se non l’inconcludenza dell’intelletto umano . Se mai puo’ essere considerata, il “non senso dell’arte”, un cospicuo affare economico per addetti ai lavori che continuano a lucrare sui finanziamenti e a violare la memoria dei morti. . . e nient’altro.
Gerlando Palillo.