Anche al tempo del Coronavirus, in un momento così difficile e imprevedibile il II Circolo R. Settimo reagisce con grinta attraverso un’importante novità: la Didattica a Distanza; una didattica diversa, fatta di pc, tablet, cellulari, microfoni e webcam, ma fatta anche di sguardi, di sorrisi, di voglia di stare insieme, di essere vicini anche se lontani.

Una didattica che ha avuto anche il significato del “prendersi cura” dell’altro, che è alla base di ogni relazione educativa, del farsi carico delle esigenze emotive e psicologiche degli studenti e delle studentesse grazie all’umanità e alla professionalità degli insegnanti che hanno consentito di far sentire, pur a distanza, alle famiglie e agli studenti la presenza dell’istituzione scolastica. Inizialmente si sperava che si trattasse di un periodo breve, invece, man mano che le notizie sul “nemico invisibile” si aggravavano e i decreti governativi allungavano il periodo di sospensione delle lezioni, la “didattica a distanza” è diventata l’unico strumento per consentire la prosecuzione dell’anno scolastico.

La Scuola ha così risposto all’emergenza in maniera solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e di disponibilità, ma soprattutto capacità di riorganizzarsi di fronte a una situazione imprevista, senza precedenti nella storia repubblicana, confermando il proprio ruolo di istituzione al servizio della collettività. Grazie ad un supporto continuo offerto dall’ animatore digitale, è stato possibile implementare in breve tempo per gli alunni di tutte le classi della scuola primaria e delle sezioni della scuola dell’infanzia la piattaforma We School, pensata per stimolare una didattica collaborativa e partecipata.

Sin dall’inizio la Dirigente prof.ssa Maria Luisa Simanella, i Docenti, il Personale ATA non hanno certamente fatto mancare il loro apporto, ma è giusto tributare il più grande apprezzamento agli alunni, dai piccolissimi della scuola dell’infanzia ai più grandi della scuola primaria. Per dare pari opportunità di istruzione a tutti gli alunni la Scuola, beneficiando dei Fondi stanziati ai sensi del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 e del D.M. 26-marzo 2020, ha provveduto a consegnare in comodato d’uso gratuito a chi non era in possesso di strumenti digitali idonei tablet e notebook, per consentire di seguire le attività didattiche a distanza.

La tecnologia ha così riunito docenti e alunni, facendoli sentire gruppo classe, attraverso nuovi modi di comunicare e stare insieme, separati da uno schermo, ma vicini col cuore. Gli alunni non hanno mai perso il sorriso e la fiducia, infondendo con i loro arcobaleni colorati la speranza che “ andrà tutto bene”. “Maestra, guardami!”: questa è stata la frase più ricorrente, che ha evidenziato la richiesta da parte degli alunni di un rapporto con un “tu” significativo con l’insegnante che, anche a distanza, continua ad essere presente, a prendersi cura di ognuno di loro.

“Osservare i visi dei bambini, curiosi, emozionati, felici di rivedersi e di poter comunicare è stato emozionante” dicono i docenti; i bambini hanno ritrovato una dimensione nuova dell’apprendere, dello stare insieme e del continuare ad imparare e la classe virtuale è stata pur sempre la loro classe, con le loro maestre e i compagni di sempre”.

“La Scuola, – afferma la Dirigente – nella fase di emergenza sanitaria, durante la quale non ha potuto aprire i suoi spazi fisici agli alunni, ha aperto i suoi spazi virtuali, che non hanno confini, sperimentando la Didattica a Distanza, che io chiamerei “Didattica della vicinanza”; una didattica che allarga gli orizzonti educativi, che è fatta di attenzione e cura affinché chi è distante sia comunque vicino, che valorizza le relazioni con i genitori, innescando un circolo virtuoso tra Scuola e Famiglia. Certo la didattica a distanza non può essere un sostituto della Scuola “a scuola”: la Scuola è relazione, è confronto, è crescita, è partecipazione, è percorso personale e al contempo collettivo. Pur tra limiti e difficoltà la Didattica a distanza, comunque, è stata fondamentale per gli alunni, che hanno mantenuto il rapporto con gli insegnanti e con il gruppo classe. Ai docenti, ai genitori, al personale ATA va un sentito ringraziamento. Il mio più grande plauso va agli alunni che si sono impegnati dando il meglio di sé.”

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